Cava de’ Tirreni. L’Associazione Italiana Maestri Cattolici incontra l’IIS “De Filippis-Galdi”

CENTOPIAZZE per l’impegno educativo 2018
Alleanza scuola-famiglia: quali strategie per promuoverla?
E’ il tema proposto dall’Associazione Italiana Maestri Cattolici nell’ambito della manifestazione “Centopiazze per l’impegno educativo 2018”, giunta alla IX edizione, ideata dal sodalizio per rilanciare il patto educativo tra scuola e famiglia. Per l’occasione, in cento piazze di tutta Italia, da nord a sud, famiglie, insegnanti e ragazzi, insieme costruiranno i loro progetti.
Anche l’Istituto di Istruzione Superiore “De Filippis-Galdi” di Cava de’ Tirreni, guidato dalla Dirigente scolastica professoressa Maria Alfano, partecipa all’importante iniziativa incontrando la Presidente per la Regione Campania e membro del Consiglio nazionale, Antonietta D’Episcopo, e la Presidente della sezione di Cava dell’A.I.M.C., Angelina Lamberti, per un confronto, da diversi punti di vista, sul tema proposto.
Una scuola autorevole e non autoritaria, una scuola che affascini senza mai perdere il suo ruolo educativo e formativo, e quindi volta sempre a trasmettere l’osservanza delle regole, principio imprescindibile per una convivenza civile. Una scuola che apra un rapporto, avviato peraltro dai Decreti Delegati già nel ’74, con le famiglie improntato al rispetto dei ruoli ed alla fiducia nell’ istituzione scolastica anche attraverso progetti che coinvolgano i genitori. “Strutturare le regole insieme – ha suggerito la professoressa D’Episcopo – affinché ogni componente del dialogo educativo si senta protagonista”.
Questo l’auspicio espresso da tutti i presenti, in particolare dagli studenti Lucia Ferrara e Manuel Del Gatto, pur nella consapevolezza che i cambiamenti profondi e repentini che la società ha vissuto negli ultimi decenni hanno modificato sensibilmente anche il ruolo della scuola e le relazioni tra docenti, studenti e genitori e, purtroppo, non sempre in positivo. Basti pensare al fenomeno “genitori-bulli” che, pur non costituendo la normalità, preoccupa non poco. “Le famiglie non regalano il proprio tempo all’istituzione – ha sottolineato la Dirigente, professoressa Maria Alfano – perché il lavoro quotidiano di ognuno non lo consente. Ciò rischia di indebolire sempre di più la relazione scuola-famiglia. Si smarrisce, così, la condivisione, che è condizione irrinunciabile per costruire il processo di crescita dei nostri giovani”.
Ma è questo il requisito essenziale per rinsaldare l’alleanza scuola-famiglia: la condivisione di obiettivi da raggiungere e problematiche da risolvere nella convinzione che la scuola rappresenta “l’altro da sé” della famiglia, il terreno dell’oggettività, il primo passo verso la realizzazione dell’individuo nella società.

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