Stupro a Meta. I tre arrestati fanno appello al Riesame: «Le dichiarazioni della turista non sono credibili»

Più informazioni su

Non si spengono i riflettori sulla vicenda dello stupro di una turista inglese 50enne avvenuto in un hotel di Meta. Sotto accusa cinque dipendenti della struttura, tre dei quali si trovano in carcere dal 14 maggio scorso. Secondo l’accusa i tre avrebbero offerto il tristemente famoso “drink dello stupro alla turista” per poi abusare di lei prima nell’albergo e poi nella dependance occupata da alcuni dipendenti dell’hotel. I cinque indagati continuano a proclamarsi innocenti e tre di loro (originari di Vico Equense, Torre del Greco e Massa Lubrense), attraverso i propri avvocati difensori, hanno presentato un nuovo ricorso al Tribunale del Riesame di Napoli al fine di dimostrare la propria estraneità ai fatti e riottenere la libertà. Gli imputati, infatti, ammettono di avere avuto rapporti sessuali con la 50enne ma sostengono che la stessa fosse consenziente e non si trovasse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Ma la loro versione sarebbe smentita dagli esami di laboratorio che hanno ritrovato sul corpo della turista sia le tracce del Dna di alcuni dei presunti violentatori sia residui di Z-drugs e benzodiazepine. Già nei mesi scorsi i giudici della libertà avevano negato la scarcerazione ai cinque presunti colpevoli. Nel frattempo, però, si è svolto l’incidente probatorio durante il quale la vittima è stata ascoltata per oltre sei ore ed avrebbe riconosciuto quattro dei cinque giovani. Ma, secondo i difensori degli imputati, la versione della donna sarebbe poco credibile. Ed è per tale motivo che hanno deciso di fare ricorso al Riesame. Per i difensori dei giovani non esiste il caso di stupro. La donna sarebbe stata consenziente e, per quanto riguarda le tracce di sostanze rinvenute con gli esami, sarebbero contenute in ansiolitici e farmaci di uso comune, tra cui anti-depressivi. Inoltre la turista durante l’incidente probatorio avrebbe dichiarato di non essersi inizialmente opposta a qualche effusione con Miniero e De Virgilio, seppur senza essere lucida. Come detto prima, sono tre dei cinque arrestati ad aver chiesto di riesaminare la loro situazione. Stiamo parlando di Raffaele Regio, Davide Gennaro Gargiulo e Ciro Francesco D’Antonio, difesi dagli avvocati Mario Amendola, Antonio Russo e Francesco Iaccarino. I tre giovani si augurano di poter ricevere un’attenuazione della misura cautelare del carcere inflitta loro dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata Emma Aufieri. Il verdetto del Riesame è atteso per fine ottobre.

Più informazioni su

Commenti

Translate »