Domenica si scopre la meraviglia del “Giardino del Vescovo” a Ravello fotogallery

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Ravello, Costiera amalfitana . Per anni è stato ricoperto da rovi e sterpaglie. Una vegetazione infestante che ha tenuto nascosto uno degli angoli storici di Ravello. E con esso le potenzialità che invece questo luogo racchiudeva. Ma dal 23 settembre il «Giardino del Vescovo», collocato alle spalle del duomo, tornerà nuovamente fruibile grazie al progetto di recupero e valorizzazione che ha consentito di risistemare i giardini e realizzare due spazi all’aperto: il teatro e un’area da adibire ad attività espositive. L’intervento è stato illustrato alla Soprintendenza di Salerno dall’architetto Maddalena Di Lorenzo, progettista esecutivo e direttore dei lavori, a margine della presentazione del programma «L’Arte da Condividere». E il taglio del nastro dell’opera, che ha riguardato anche il museo del duomo, posto nella cripta, con il relativo recupero degli spazi e del materiale espositivo esistente, avverrà in concomitanza con le Giornate europee del Patrimonio.
LA FESTA
La cerimonia di inaugurazione prenderà il via domenica alle 17,30 con la visita al Museo del Duomo e proseguirà mezz’ora più tardi con il taglio del nastro. A seguire «Memorie di Viaggio- Ravello sulle orme dei Viaggiatori del Grand Tour» con l’Orchestra da Camera Internazionale della Campania, diretta da Leonardo Quadrini, e la voce recitante di Fabio Fulco. Poi il brindisi augurale preceduto dai saluti del sindaco Salvatore Di Martino, dell’arcivescovo Orazio Soricelli, della soprintendente Francesca Casule e dell’assessore regionale al Turismo Corrado Matera. «Per quanto riguarda il museo del duomo si è avuta la restituzione architettonica degli ambienti con un maggior recupero e valorizzazione. Inoltre si è proceduto alla ripresa delle scale di accesso, dopo la galleria di Ravello, lateralmente a piazza Duomo eda villa Rufolo, con l’installazione di un sedile dotato di servoscala per portatori di handicap, che avranno così la possibilità di accedere agli spazi museali», spiega Di Lorenzo. Il grosso del lavoro è avvenuto nell’area alle spalle del Duomo. «Qui, si è realizzata la zona del teatro con lo spazio degli spettatori, il palco, la scena entra nei dettagli l’architetto – Inoltre si sono creati il corpo dei servizi, i percorsi in battuto di calce, le rampe di collegamento, il ripristino della grande scala rivestita in pietra, sormontata da un nuovo impianto a pergolato di rose, sul percorso in battuto ad essa collegato, e la scala laterale in battuto con alzate in acciaio corten».
LE FUNZIONI
Nell’area dei giardini, un tempo percorsa dai vescovi per recarsi dal palazzo vescovile alla cattedrale sono state realizzate anche alcune aree verdi: quella con la trattazione del prato, nella parte dedicata al teatro, agli spettacoli ed alle esposizioni, e una zona a verde fiorito, con essenze rampicanti, pergolato e roseti ad effetto macchia di colore e di profumi. Ma non è tutto, perché lateralmente al teatro, che si presta flessibilmente a rappresentazioni teatrali, concerti musicali, convegni, eventi all’aperto di vario genere, sorge un’altra area da adibire a attività espositive impreziosita da panche per la sosta e da cubi, sempre in acciaio corten, da utilizzare come elementi di appoggio per mostre ed attività di vario genere. «Anche nei giardini si è posta l’attenzione sul superamento delle barriere architettoniche conclude Di Lorenzo – Infatti per i diversamente abili l’ingresso all’interno del parco avviene dal cancello superiore, posto sulla via San Giovanni del Toro, poi, attraverso una nuova e lieve rampetta, si arriva alla ripristinata scala laterale e con l’utilizzo di un sedile montascale, si giunge alla rampa sottostante da cui si accede al teatro, allo spazio espositivo ed ai servizi».

Mario Amodio, Il Mattino

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