Anziano va al mare con la foto della moglie morta

La storia dell'anziano che porta al mare la foto della moglie morta ora è un film, verticale.

Un cortometraggio, diretto da Giuseppe Alessio Nuzzo (il suo Lettere a mia figlia, con Leo Gullotta, ha vinto nel 2016 il Giffoni Film Festival) che si intitola Il nome che mi hai sempre dato.

Il film racconta proprio la storia dell’anziano signore che questa estate, per giorni consecutivi, si è seduto sul muretto del lungomare di Gaeta con affianco la foto della moglie scomparsa. Quell’immagine ha fatto il giro del web perché pubblicata su Facebook dal titolare del ristorante di fronte al quale il signore andava a sedersi. Giorgio Moffa, incuriosito da quell’uomo che quotidianamente si sedeva ad osservare il mare, schiena curva e mano attorno alla cornice della foto come in un infinito abbraccio, ha voluto avvicinarsi all’anziano signore per farsi raccontare la sua storia.

Il nome che mi hai sempre dato sarà proiettato il 22 e 23 settembre a Piazza del Popolo a Roma, nell’ambito della prima edizione del festival VerticalMovie: corti in verticale, attualità, musica e ospiti, rassegna che vede in concorso film girati attraverso gli smartphone, in verticale, appunto, e dove si esibiranno musicisti come Nesli, Mario Venuti e ballerini come Alex La Rosa.

Il film è stato girato in doppio formato in modo tale da rendere fruibile la storia e le immagini sia a chi lo guarderà attraverso il mezzo tradizionale come cinema e televisione in orizzontale, ma anche a chi è oramai abituato a visionare filmati sul proprio smartphone in verticale.

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