Sassuolo -Inter 20,30 su Dazn – Spalletti lotteremo per lo scudetto

4  Vittorie dell’Inter   contro il Sassuolo in 10 partite in A contro i 6 successi degli emiliani: il club neroverde è, con la Juventus, l’unico contro il quale i nerazzurri sono in svantaggio nei confronti totali
 5l In cinque degli ultimi sei esordi stagionali in Serie A l’Inter non ha subito gol: quattro successi e un pareggio, che si aggiungono alla sconfitta per 2-0 maturata contro il Chievo
«Possiamo lottare con la Juve per il titolo Siamo più forti: abbiamo la bici, pedaliamo»

Sassuolo-Inter ore 20.30 su Dazn 

Alle 20.30 sarà il momento dell’esordio in Serie A dell’Inter, una delle squadre per cui c’è più curiosità. I nerazzurri si sono rinforzati molto durante l’estate e puntano a impensierire le zone altissime della classifica, nella stagione che segnerà anche il ritorno in Champions League. Primo banco di prova sarà il Sassuolo, squadra storicamente difficile da affrontare per il gruppo di Luciano Spalletti. C’è attesa per rivedere in campo Mauro Icardi, capocannoniere dell’ultima stagione, così come per il suo nuovo compagno di reparto, Lautaro Martinez. Un test importante anche per i neroverdi, pronti a schierare i nuovi arrivati Boateng e Di Francesco subito dall’inizio.

Luciano Spalletti, 59 anni, tecnico dell’Inter, alla seconda stagione in nerazzurro: ha rinnovato fino al 2021 Getty Images
Vietato nascondersi. Il primo a pensarlo è Spalletti che, infatti, lancia l’Inter alla caccia della Juventus. «I bianconeri sono di diritto i più forti, ma noi siamo tra quelli che possono lottare con loro. Perché nessuno, credo, voglia già assegnare lo scudetto ancor prima di giocare». Il tecnico nerazzurro non fa distinzioni: mette i suoi, il Napoli, la Roma, la Lazio e Milan tutti sullo stesso piano. Ma la sensazione è che dalle parti della Pinetina ci sia una consapevolezza diversa. Altrimenti il tecnico non si esprimerebbe in certi termini: «Non ci manca nulla. Siamo più forti rispetto allo scorso anno: veniamo da un campionato e da una classifica importante, ora vogliamo migliorarci, senza arretrare di un centimetro. Abbiamo voluto la bicicletta e adesso non ci resta che pedalare. Non è più tempo delle prove, usciamo dalla “fabbrica” senza necessità di ulteriori collaudi, ma pronti per affrontare qualsiasi avversario e con l’idea di poter vincere tutte le partite, contro chiunque ci ritroviamo davanti».
COMPLIMENTI E AVVERTIMENTI. Un proclama significativo, non c’è che dire. E il primo a non sottrarsi alle responsabilità che questo comporta è proprio Spalletti: «La società ha compiuto un ottimo lavoro. Adesso sta a noi non sbagliare e fare subito le cose sul serio. Basti ricordare che l’anno scorso è girato tutto nell’ultimo quarto d’ora. Basta questo per comprendere quanto ogni punto possa essere determinante». Il messaggio è per la truppa, che non può permettersi di prendere sotto gamba l’avversario. Anche perché quello che avrà di fronte stasera, il Sassuolo, ha già regalato brutti scherzetti. Nello scorso torneo si è preso tutti i 6 punti in palio, è reduce da una striscia di 3 vittorie consecutive contro Icardi e soci e, più in generale, la squadra neroverde, con la Juves, è l’unica contro cui l’Inter ha un bilancio complessivo negativo.

QUARTO POSTO. Un impegno in più sarà quello di riuscire a gestire il doppio impegno. Già perché l’Inter è tornata in Champions dopo 6 anni e non ha nessuna intenzione di fare la semplice comparsa. Inoltre, la conquista del palcoscenico più prezioso non dovrà rimanere un exploit isolato, ma una costante. Restare fuori dalle prime 4 sarebbe un flop fragoroso. «Vogliamo posizionarci in un confronto europeo importante, vincere più partite possibili in campionato e restare in Champions – spiega senza mezzi termini Spalletti -. Possibilmente offrendo un buono spettacolo sia dal punto di vista comportamentale che di gioco di squadra e risultati. E’ ovvio che quella della quarta posizione è una delimitazione determinante, perché cambiano molte cose. Anche se ci sono società altrettanto importanti che si sono rinforzate ulteriormente dopo aver fatto bene già l’anno scorso».

ABBONDANZA FINALMENTE. La grande novità, però, è che ora Spalletti può gestire le assenze, anche quelle più pesanti. Mancherà certamente Nainggolan («Sta recuperando, ma ora sarà fondamentale non sbagliare i tempi») e pure Skriniar potrebbe dare forfeit («Decideremo all’ultimo, è ancora a metà»), ma le risorse a disposizione sono tali da poter mettere in campo una squadra solida, equilibrata e, soprattutto, in grado di far male là davanti. «Dispiace sempre quando viene a mancare una pedina importante, ma la rosa permette di sostituire o scegliere calciatori diversi in ogni settore». Delle assenze prese in considerazione, ovviamente, non fa parte Modric. Quando ancora si diceva che potesse arrivare, Spalletti spiegava: «Siamo già forti, con lui saremmo fortissimi». Ora l’argomento lo sbriga rapidamente: «Non mi sembra sia tra i convocati… E’ un giocatore del Real Madrid e io parlo solo dei miei». Volendo è un’altra risposta al Real Madrid, la cui “segnalazione” alla Fifa continua a non sollevare particolari allarmi in casa nerazzurra.

fonte:corrieredellosport

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