Positano Teatro Festival. Stasera “Juve Napoli 1-3” alle 21.00 alla Chiesa Nuova

Stasera, all'interno della rassegna, verrà consegnato il Premio Pistrice – Città di Positano a Maurizio De Giovanni, reduce dal successo della serie " I bastardi di Pizzofalcone"

PEPPE MIALE

JUVE NAPOLI 1-3

di Maurizio De Giovanni

regia Massimo De Matteo

 

 Stasera sarà consegnato il Premio Pistrice – Città di Positano a Maurizio De Giovanni, uno dei più amati autori del momento: reduce dalla calorosa accoglienza ultradecennale riservata ai suoi romanzi e dal successo della serie tratta da “I Bastardi di Pizzofalcone”, nelle ultime stagioni ha avuto il modo di sperimentare con ottimi risultati anche la sua vena drammaturgica, per celebrare la quale sarà riproposto al pubblico del Festival, il monologo tratto da Juve-Napoli 1-3. La presa di Torino, diretto da Massimo De Matteo ed interpretato da Peppe Miale.

A Torino il nove novembre 1986 giungono 4 uomini venuti da lontano a bordo di un Fiat Regata Diesel.

A Torino 4 uomini in trasferta per assistere all’ennesima sconfitta annunciata.

Ma il destino aveva già deciso da tempo.

Assisteranno increduli ad un istante, una vittoria che avrebbe cambiato la storia, anche la loro.

Quattro tifosi lentamente verso l’alto, da Napoli a Torino e velocemente verso il basso da Torino a Napoli.

Un ritorno in discesa e un futuro…fiducioso.

Il tifoso è testimone oculare di un evento di cui non nega la straordinarietà.

Testimone al cospetto della storia.

È il reduce che torna e non ha ancora smesso di raccontare.

È uno dei quattro. Sistema i ricordi, avverte la responsabilità di aver assistito ai fatti.

Costruisce un percorso: la macchina scenica che ricorderà l’attimo in cui tutto cambiò. Questo tifoso è artefice assoluto del ricordo.

Il tifoso è l’attore che itera con fede perché ha assistito al miracolo.

Il ricordo è un fiume in piena.

il racconto non vuole arginarlo ma, anzi, fissarlo, sistemarlo con un’unica ambizione: non dimenticare mai e ricordare e raccontare e rivivere.

Facciamo come l’autore, non nominiamo nessuno.

Esercitiamoci a considerare cosa siamo e perché.

Alimenteremo ricordi obiettivi, concreti di sangue, carne e polvere.

Ci accorgeremo di avere molti più ricordi, molti più istanti indimenticabili.

Ci accorgeremo di avere vissuto una vita più lunga, più bella.

                               Massimo De Matteo

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