Piano di Sorrento Ambiente e Viabilità le proposte della consulta per la città, ecco cosa dice l’ingegner D’Esposito

Intervista all’ing. Raffaele D’Esposito da tutti chiamato Elio, in merito alla Consulta dell’Ambiente, Territorio, Viabilità, Ordine Pubblico, Protezione Civile di recente elezione in Consiglio Comunale.

 

  1. Ing. lei è a capo di questa Consulta che rappresenta temi fondamentali della nostra vita quotidiana in penisola …che novità porterà questa Consulta?

 

  1. La Consulta rappresenta il popolo ed ha un potere solo consultivo e propositivo. E’ di recente nomina voluta dal Sindaco V.zoIaccarino per avere un riscontro anche da parte del popolo su temi molto importanti. E’ un atto di democrazia, di richiesta di compartecipazione del popolo alla vita comunale…alle decisioni più importanti. Per la defezione iniziale di alcune persone nominate siamo in sei invece che in nove. Abbiamo già fatto due riunioni operative con proposte, suggerimenti e segnalazioni all’Amministrazione, cioè in questo momento la Consulta sta operando  con funzione propositiva.  Sono stati richiesti anche alcuni interventi per la viabilità, si è chiesta l’installazione di una centralina di rilevamento dell’inquinamento nel punto più nevralgico del traffico, cioè incrocio C.so Italia – via Mortora, un migliore incanalamento quivi del traffico, un aumento del numero delle corse ferroviarie Sorrento – Vico e ritorno, tipo metropolitana, l’installazione di rastrelliere per la sosta delle bici, un servizio coordinato di bike sharing  dove il cittadino, ad esempio venendo da fuori col treno, può adoperare nel territorio peninsulare la bici elettrica lasciandola anche in altri punti del territorio,  e cosi, con l’intento di migliorare la vivibilità,  la nascita di cooperative di pullmini elettrici magari con l’aiuto di fondi europei.

Abbiamo chiesto la riattivazione di numerosi piccoli parchi pubblici realizzati anni addietro e chiusi al pubblico e abbiamo  anche dato il nostro indirizzo a proposito dei parcheggi pubblici : siamo dell’idea che debbano essere realizzati in aree già urbanizzate ….in aree già esistenti come tali o già urbanizzate e predisposte.  Ci sono addirittura parcheggi nati pubblici e, strada facendo, hanno quasi completamente perduto questo ruolo, pur avendo nei dintorni, un commercio dei piccoli esercizi in crisi cui farebbe comodo.

Personalmente lo spreco di altro verde per parcheggi pubblici, anche se previsti, merita una riflessione. Solo grandi benefici per il popolo possono giustificare ulteriore sottrazione di verde al godimento del popolo. Ad esempio la traslazione delle due stazioni di benzina a via dei Platani credo che abbia  dato giovamento notevole agli abitanti del centro di Piazza Cota e di via Bagnulo. All’epoca fui nominato proprio io per il Piano dei Carburanti a Piano, in forza del quale, si ebbero le traslazioni delle due stazioni dei carburanti, ,  e in Comm. Edilizia, il sottoscritto pretese che il resto del fondo della stessa proprietà della stazione Esso,  fosse tenuto nella massima manutenzione, pena la perdita della concessione, e si creasse del verde pubblico al posto della vecchia stazione a via Bagnulo.Cioè da una parte il massimo rispetto per l’ambiente e dall’altro, se c’è da fare un sacrificio, il popolo ne deve avere un grosso beneficio, un po’ come in un comune vicino dove il popolo sosta gratis per quindici minuti nei parcheggi pubblici  e ha avuto una bella area oasi sopra ad un parcheggio curato dal presidente del WWF:  ecco gli esempi di un atteggiamento di ambientalismo ragionevole…sinergico e in questo ambito mi ci trovo anch’io.

Personalmente sono stato sempre dell’idea di creare un’area di parcheggio pubblico sotto piazza Cota ed un’altra sotto il parcheggio della Stazione vesuviana , senza spreco di verde e con un projectfinancing, a costo zero per il comune per l’opera, e con entrate notevoli dopo dieci – quindici anni per il Comune, tipo parcheggio a Sorrento o a Vico.

Anche per altre situazioni di lavori , vedrei iniziative di migliorie del bilancio con future entrate e non con future onerose uscite…… tipo la ricostruzione della scuola a via C.Amalfi. Qui  avrei visto un tipo d’intervento di  maggiore interesse per il Comune e cioè per il popolo. Avrei incentivato un project financing con chi, ristrutturandola,  ne voleva fare un uso per scuole di formazione, universitarie, casa per anziani, housing sociale per giovani coppie o singlecioè attività di notevole interesse per il popolo e con vantaggi futuri per  le finanze del Comune.….magari, in una visione più ardita,  si poteva anche pensare ad un acquisto della vicina Clinica S.Michele per creare un complesso di ospitalità per anziani e strutture connesse per anziani…tipo fisioterapia, palestra, piscina, campi di bocce ed altro. Si spendeva una cifra ma col tempo si aveva un grosso ritorno con la gestione e si poteva sempre trovare la strada del parteniarato pubblico – privato a costo zero e con rendite future.  E questo pensando anche ad altre iniziative su questo tipo…cioè ripristinare e mettere a reddito per le esauste casse comunali e il tutto a costo zero.  Al momento sappiamo che si demolisce per creare una struttura scolastica al posto di due già esistenti e in perfetto funzionamento che debbono poi essere vendute, e non si sa con quale destinazione urbanistica (che dovrebbe essere diversa da quella attuale),  oppure rimanere là inattive, provocando aumenti notevoli dei costi dei trasporti scolastici,  la perdita di alcuni posti di lavoro nelle segreterie attuali delle due scuole e con un mutuo o  debito di quindici milioni, e  per quale beneficio reale …se le scuole già ci sono? ….almeno così si dice che le esigenze scolastiche sono già risolte con i plessi attuali. E in tal caso, non è meglio capitalizzare al massimo per avere future entrate e non debiti? E fra l’altro la mia esperienza di ingegnere di lavori pubblici mi fa capire che chi si presenterà a queste gare sostanziose di lavori pubblici sarà  un’impresa ferratissima nel campo del contenzioso ( con avvocati e tecnici di primordine) Negli ultimi collaudi di lavori pubblici ho verificato di persona che si arriva sempre all’arbitrato  e si sfocia in cause dove l’Amministrazione Comunale esce al 90% sempre perdente e con mazzate che mettono in ginocchio l’economia del comune, ( negli ultimi tempi sto vedendo riserve e arbitrati che sono quasi pari all’importo appaltato….da brividi!!!) portandolo al dissesto; d’altronde anche a Piano abbiamo avuto l’esperienza dell’impresa Capaldocostruttrice della villa Fondi con un arbitrato che costò, se ricordo bene, un esborso di un miliardo circa di vecchie lire.

Mi auguro che si possa ben riflettere prima di iniziare certi percorsi.  E  anche sui numerosi centri commerciali previsti a Piano…..ci si rende conto che stanno sul viale del tramonto, (già in America è crisi) batostati fortemente dalle vendite su  internet? E perciò che ne faremo fra dieci anni ? Pizzerie…ristoranti…b&b. o che altro?

  1. Ing. Dopo questa lunga digressione, cosa ne pensa dell’inquinamento, della vivibilità del territorio?

Sull’inquinamento il discorso è molto lungo.

Quello atmosferico è legato ai gravi problemi della mobilità sui quali i politici ci hanno rimesso la faccia, non riuscendo assolutamente a portare avanti un discorso costruttivo sul quale discutere, modificare, avere il consenso unanime di tutti e poi fare un tavolo di conferenza di servizi con tutti gli Enti preposti in modo da capire chi è d’accordo a creare una concertazione di opere tese a migliorare la vivibilità dell’ambiente e chi è contrario. Ognuno si deve prendere le sue responsabilità.

Il bello è che il governatore De Luca va predicando da un paio d’anni di aver messo a disposizione 100 milioni di euro per risolvere o comunque migliorare notevolmente la mobilità della penisola sorrentina amalfitana che coinvolge chiaramente la vivibilità. Si può derogare a tutto se c’è la volontà…diversamente moriremo nell’inquinamento del traffico.Ma quale programma hanno sottoposto a De Luca atto a risolvere il problema a fondo? Una funicolare che risolve un piccolo problema locale…il percorso meccanizzato che si finanzia da solo?

Mi sono anche permesso di farlo presente con una mia breve nota tecnica e con alcuni concreti suggerimenti, indirizzata a tutti sindaci: bisogna gettare le basi concrete per un asse viario che da Via degli Aranci arrivi alla zona collinare peninsulare e senza toccare i centri abitati, (utilizzando buona parte di strade esistenti e con piccoli tratti in galleria ) e da lì si porta nella zona di Seiano e con una piccola bretella per svincolare anche il centro di Vico Equense dai mezzi pesanti e trasporti particolari..Questa è la madre di tutti i problemi…è la soluzione necessaria per il traffico turistico. Ma i politici sono sempre troppo indaffarati.  I Sindaci sono tutti entusiasti quando ci si parla …ma dopo dieci minuti già il cervello è altrove a risolvere i mille problemi quotidiani. Ci vogliono Sindaci, Assessori e Dirigenti di grandissima volontà ed entusiasmo che sappiano trovare i tempi, anche sacrificandosi, per risolvere tali grossi problemi che investono il futuro della penisola.

Per quanto riguarda l’inquinamento marino il problema è serio. L’impianto di depurazione va considerato nella sua massima capacità che corrisponde al mese di Agosto. Regge alla popolazione del nostro territorio nel periodo di Agosto? Ai posteri …l’ardua sentenza.  E secondo problema : Quando arriva un forte acquazzone per cui nel collettore confluiscono ancora molti scarichi pluviali e pertanto risulta  incapiente, che succede agli scarichi degli overflow o troppopieni esistenti nei rivoli che si trasformano in cloache? Qualcheduno ha azzardato la soluzione di canalizzare detti scarichi e portarli lontano dalla costa e dalla balneazione…tipo situazione di  puntaGradelle fino ad un anno fa. Mariteniamo che questa sia la  soluzione al problema e riteniamo di poter continuare ad avere la bandiera bleu ?. Tecnicamente il problema si risolve stanziando con assoluta urgenza una bella somma per potenziare la portata del collettore ( un secondo collettore affiancato o uno di maggiore portata, o altro ) in modo che a mare in tutta la penisola non ci giunga più la cloaca né dal depuratore né dagli overflow o scarichi di troppo pieno : il problema non si sposta… ma si risolve concretamente e…. non c’è altro modo per avere le acque bleu.

Vorrei ancora dire tanto….anche sulla capacità massima del depuratore che è tarato per una certa popolazione che,  conosco di quanto è  e sono perplesso,  fermiamoci quì in quanto ci  addentriamo troppo in problemi complessi….di pianificazione urbanistica dell’intera penisola, del turismo , degli albergatori, delle case vacanze,  etc.

  1. Grazie..ing. e auguri alla Consulta e a lei di successo in questo ruolo.

Vorrei solo aggiungere che noi della Consulta vorremmo avere segnalazioni e contatti con il popolo che rappresentiamo. Il mio e mail è ing.desposito@virgilio.it    Vedremo di creare una pagina f.b.   o un blog .

Piano 18/08/2018

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