Otto morti nel Raganello a Civita, dolore anche a Positano è il paese delle case di Ibrahim Kodra segui la diretta

Siamo vicini ai nostri amici di Civita Positanonews l'anno scorso andò sul posto per seguire le orme di Ibrahim Kodra scrittore albanese vissuto e morto a Positano

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Ci sarebbero otto vittime tra gli escursionisti travolti dall’ondata di piena del torrente Raganello a Civita, in Calabria. Tra loro una ragazza non ancora identificata e il cui corpo è stato recuperato. La giovane faceva parte di una comitiva di 12 persone, sei ragazzi e sei ragazze. Qui a Civita siamo andati noi di Positanonews sulle orme di Ibrahim Kodra , qui c’è una comunità arabesh , albanese, e ci sono le case Kodra e opere dell’artista che è vissuto a Positano, qui considerato una celebrità

Altre 12 persone sono state individuate e recuperate dai soccorsi. Cinque sono state trasportate in ospedale. Tra loro, anche un bambino portato in salvo dall’elicottero dei vigili del fuoco e trasferito nell’ospedale di Cosenza per ipotermia. Altre persone, in numero non precisato, sarebbero disperse. Al momento non è certo il numero delle persone che si trovavano nell’area naturale protetta. Si temono altre vittime.

Facevano parte di un gruppo di escursionisti rimasti bloccati questa mattina a causa delle forti piogge, a monte del cosiddetto “Ponte del Diavolo”. Un gruppo di almeno una ventina di persone che stava visitando l’interno dell’area fatta di gole e canyon, nel territorio del Parco nazionale del Pollino. Le piogge che si sono abbattute sulla zona hanno provocato l’ingrossamento del letto del torrente e il gruppo è rimasto bloccato su alcuni scogli, secondo quanto riferito dal capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi.

Il gruppo sarebbe stato sorpreso dalla piena. Alcuni sono riusciti a raggiungere degli scogli. Ci sarebbero feriti e dispersi. I vigili del fuoco hanno recuperato 13 persone, 12 in vita e una ragazza già deceduta. Sono in corso le operazioni di recupero degli altri tre escursionisti. Il timore è che l’ondata di piena possa avere travolto altri escursionisti che si trovavano nella zona

Siamo stati l’anno scorso in questo meraviglioso borgo fresco , un gioiellino del Sud Italia, non solo la Calabria, dove siamo arrivati dopo una vacanza a Sibari

Le case del centro storico di Civita sono costruite tutte in pietra e qui l’assessore all’epoca ci portò in giro per le case Kodra 

Fonti storiche attestano che le stesse costruite dai primi albanesi erano di paglia e venivano bruciate in primavera per non pagare il focatico, in seguito essendo stato loro proibito di edificare in muratura, usavano intrecciare rami secchi e impastarli con l’argilla all’uso macedone, queste erano chiamate “Kallazine”, solo in un secondo momento furono edificate le prime case in pietra.

Le abitazioni arbëreshe, sono composte da due piani: il primo costituito da uno o più ambienti ha l’accesso principale a diretto contatto con l’asse viario a piano terra.
La sua ampiezza corrisponde quasi sempre all’intera superficie della casa, generalmente coperto da un solaio ligneo sostenuto da muri perimetrali in pietra, questi vani prendono luce dalla porta d’accesso a piano terra o da piccole finestre poste nella parte più estrema dell’ambiente, dove si trovano i vani usati come magazzini o dispense.
La novità delle abitazioni albanesi è la presenza di un grande camino “vatra” costituito da una grande cappa con forno pensile. Sotto la cucina generalmente c’era un basso detto “Katoqi vikirr” adibito a seconda cucina rustica.
Alla zona notte solitamente posta al piano superiore vi si accede internamente attraverso una scala di legno, mentre l’uso di scale esterne caratteristica delle abitazioni arbëreshe è un elemento comune sia nell’architettura minore che negli edifici più importanti e risale al XI secolo, la caratteristica è la presenza del ballatoio “lloxhë” posto al primo piano risalente al XIII secolo, sotto quest’ultimo si trova un locale per polli e maiali “furriqi”.

Aggirandoci per le stradine di questo meraviglioso borgo, notiamo delle tipiche casette da poco battezzate Case Kodra, così chiamate in memoria dell’artista albaneseIBRAHIM KODRA il quale visitando Civita le ritrasse riconoscendo in esse elementi della sua pittura.
Le sette abitazioni si distinguono dalle altre per la curiosa morfologia che ripropone i tratti di un volto umano, riflesso della distribuzione degli spazi all’interno della casa.

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