Meta Sorrento, su Villa Giuseppina affittacamere. Parla Sorrentino. Intanto M5S vuole atti

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Meta Sorrento, su Villa Giuseppina affittacamere. Parla Sorrentino. Intanto M5S vuole atti . A sentire gli imprenditori Salvatore Dare su Metropolis .  «Facciamo turismo, nulla di diverso. E lavoriamo nel pieno rispetto delle regole. Su questa storia, per motivi che mi sfuggono, si sta fomentando una polemica indubbiamente strumentale». Bartolomeo Sorrentino è un imprenditore originario di Lettere. E’ un architetto che ha interessi anche all’estero. Si tratta di colui che, partecipando al bando indetto dal Comune di Meta, ha ottenuto in locazione l’appartamento di proprietà comunale situato all’interno di Villa Giuseppina. In questa casa, di recente, è stata avviata un’attività di affittacamere. Il sito internet che pubblicizza la struttura si chiama Palazzo Caracciolo Boutique hotel e annovera proposte accattivanti per i turisti. E lo fa svelando gli interni di una delle abitazioni dell’immobile storico, già set nel 1955 del film “Pane, amore e…” con Vittorio De Sica e Sophia Loren. Nei giorni scorsi, però, è esplosa la bagarre perché il segretario cittadino del Partito democratico di Meta Paolo Trapani, venuto a conoscenza dell’apertura della struttura extralberghiera nell’abitazione del Comune, ha chiesto con urgenza al segretario comunale Deborah De Riso «chiarimenti» sull’iter seguito dall’ente. E al di là di ciò che ha detto il primo cittadino Giuseppe Tito, che ha spazzato via qualsiasi dubbio rispedendo al mittente le stilettate di Trapani. In questa storia, pesa forse la mancata realizzazione del Museo del Mare all’interno della casa concessa in locazione a Sorrentino: progetto difficile da attuare, costoso e che da anni resta una chimera. E che fu partorito anni fa quando Trapani era sindaco.

«Noi persone oneste» L’architetto Sorrentino, dopo aver vinto il bando, ha stipulato con il Comune un contratto di locazione di quattro anni con un canone di circa 2.500 euro al mese. E stavolta interviene per chiarire che «fino a prova contraria siamo completamente al riparo da qualsiasi tipo di addebito o accusa. Si tratta di un investimento fatto con interesse, risorse e trasparenza. Chiunque volesse ottenere informazioni può tranquillamente richiedere ciò che vuole. Siamo a disposizione. E’ tutto in ordine. Mi auguro lo sia anche per le altre 84 strutture extralberghiere avviate a Meta». Eppure il Pd invoca delucidazioni mentre l’opposizione è pronta a presentare un’interrogazione consiliare: «Iniziative che non ci riguardano e che hanno esclusivamente un peso politico – dice Sorrentino – Com’è altrettanto politico il senso delle discussioni avviate sul conto della nostra attività. Villa Giuseppina è una dimora di altissimo pregio storico, culturale, architettonico. Ma è pur vero che, se da una parte si dice che l’edificio è un gioiello della cittadinanza, al contempo bisognerebbe pure dimostrare c’è una manutenzione attenta e degna della storia dell’edificio».

Questo è quanto dichiarato a Metropolis, ma il Movimento Cinque Stelle ha avanzato richiesta di accesso agli atti.

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