Immobile cè sempre Ma la Lazio no

Dribbling, tre avversari a terra, un gran sinistro: che gol!

La stretta di mano tra Immobile e Inzaghi dopo il gol dell’1-0 ANSA
ice tutto il suo gol. Più di così che deve fare? Cosa deve inventarsi? Ciro Immobile fa le cose umane e quelle sovrumane. Il gol da “ingrato” segnato al suo Napoli l’ha inventato da ballerino, danzando: il trucco è nello slalom, nel tocco di tacco con cui s’è bevuto in un colpo Mario Rui, Koulibaly e Albiol, trasformati in birilli, non sono riusciti ad attaccarsi nemmeno ai suoi pantaloncini. Li ha fregati tutti e tre, s’è inserito in quella selva di gambe. Li ha trapassati. Poi c’è stata quella sterzata, quel colpo imparabile. Ciro Immobile non si può imprigionare. Ma la domanda resta: cos’altro deve fare? E’ la Lazio che non riesce ad imitarlo, a seguirlo, a superarsi, a difendere le sue magie. I blackout storici dei biancocelesti rovinano i capolavori di Ciro. Di blackout aveva parlato già lui a fine primo tempo, sull’1-1, aveva fiutato i pericoli, il sorpasso del Napoli: «Stavamo giocando bene, poi sono apparsi i nostri soliti minuti di blackout. Il Napoli ci ha messo sotto ed è riuscito a farci gol dopo che gliene avevano annullato un altro. Bisogna ripartire, dobbiamo rigiocare come accaduto nei minuti iniziali del primo tempo. Servirà questo per vincere la partita. Sotto l’aspetto fisico la squadra la vedo bene, è mancato l’aspetto mentale». Ciro ha sbagliato la previsione dell’intervallo. I punti toccati nell’intervista sono rimasti validi oltre il 90′.

LA TASSA. E’ sempre Ciro Immobile il re dell’Olimpico al di là dei risultati. E’ l’uomo che fa credere alle cose impossibili perché ci prova, perché ci riesce, segna come vuole, a seconda di quello che gli suggerisce il “diavolo”. Ciro è ripartito alla grande, firmando una magia, segnando il primo gol ufficiale (in A) della Lazio, lo stesso era accaduto due anni fa (contro l’Atalanta) e l’anno scorso (contro il Chievo). Aveva chiuso a 40 gol stagionali, 29 in campionato. E’ pur sempre Ciro Immobile il capocannoniere 2017-18, seppur abbia dovuto dividere il titolo con Icardi. Il gol al Napoli lo sognava da tempo. E’ stato un gol “ingrato”, da napoletano doc, segnato da bomber rinnegato. Il Napoli non ha mai avuto la reale intenzione di prenderlo. La sfida con Insigne è sempre sentitissima, da napoletani, da amici fraterni, da ex compagni di squadra nel Pescara, da compagni in nazionale. L’ha rivinta Insigne. 

LA CAVALCATA. Ciro Immobile e le sue fughe per la vittoria. Il primo colpo lo garantisce sempre, l’augurio è che sia il primo di una nuova lunga serie. Ciro è sempre Ciro. Per la voglia che ha di vincere, per come la trasmette, perché non s’arrende mai. Nel secondo tempo ha avuto l’occasione per raddoppiare, non ci è riuscito per un soffio. Era ben appostato su un angolo, non ha inquadrato la porta. Ciro Immobile c’è sempre, dev’essere la Lazio a seguirlo, ad assecondarlo, ad esserci per 90′. Ciro non tradisce, non sbaglia partita, capita di rado. Ed è sempre un bomber esplosivo. Ciro Immobile non è solo un goleador, è uno dei leader. Le sue parole vanno sentite e risentite. Non sono una novità, è questo che brucia ancora di più. Di blackout s’è parlato per tutta la scorsa stagione, per tutta l’estate. E si continua a parlarne.

IL RINNOVO. Ciro fa quel che può, anche di più. E’ sempre lui la grande speranza della Lazio. Il mercato è finito e a breve ci sarà l’incontro per il rinnovo. Ciro firmerà fino al 2023, allungherà l’accordo di un anno, gli sarà riconosciuto un ingaggio record, da oltre 3 milioni (compresi i bonus). L’appuntamento sarà fissato nei prossimi giorni, la firma arriverà entro fine agosto. Soldi ben spesi. Ciro Immobile è sempre capace di trovare un nu ovo inizio. Il problema è un altro: la Lazio non indovina i finali.

fonte:corrieredellosport

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