Capri, Rai Radio1 fa luce sulla polemica del belvedere dell’Arco Naturale. Ecco cosa è successo

Sul sentiero che porta al belvedere compaiono la scritte "proprietà privata", che hanno fatto insorgere i cittadini dell'isola

Capri. Una vicenda che va avanti ormai da circa quindici anni e che tiene in ostaggio il sentiero e il belvedere dell’Arco Naturale. L’area naturalistica in questione è da tempo “privatizzata” a suon di cartelli, dai proprietari della vicina abitazione, ma al di là dei dubbi sulla proprietà del sentiero, da secoli gli abitanti dell’Isola azzurra si servono del passaggio. Racconta la guida escursionistica Luigi Esposito a Rai Radio1, che i possidenti del area limitrofa al belvedere hanno più volte sbarrato il percorso, arrivando ad “impossessarsi” persino la zona pubblica da poco ristrutturata dal comune.

Le proteste

Mentre le foto dei turisti con le scritte facevano il giro del mondo, Salvatore Cuccio del gruppo di opposizione “Avanti Capri” ha chiesto al sindaco spiegazioni sullo “sbarramento” di alcuni sentieri pubblici, che da sempre collegano l’Arco Naturale con il Crinale di Tamborio e la cala delle cosiddette Grotte del Fieno. Gli imprenditori e i membri dell’associazione Capri Excellence si sono accodati alla protesta, chiedendo in una nota “la rimozione immediata degli sbarramenti e del cartello con l’incredibile scritta che attesterebbe la privatizzazione di uno degli angoli più belli e visitati dell’intera isola e chiede all’amministrazione quali atti amministrativi ha posto in essere per impedire tali gravi atti lesivi degli interessi della comunità e dell’economia dell’isola”. La nota portava la firma del presidente Capri Excellence, Riccardo Esposito.

L’ordinanza

Il comune isolano ha decretato nella giornata di ieri un’ordinanza che prevede la rimozione “ad horas” dei cartelli di proprietà privata, liberando gli accessi al sentiero. Il provvedimento firmato dal responsabile del settore dell’ufficio tecnico, Enzo Matassa, è diretto alla proprietaria dell’immobile che dista circa 100 metri dal sentiero, così come riportato da Il Mattino. La rimozione dei cartelli dovrà avvenire entro 24 ore dalla notifica del provvedimento: in caso di inottemperanza, l’operazione sarà eseguita dagli uffici comunali, in danno. I proprietari dell’immobile in questione dovranno astenersi da attività ed azione che limitano la pubblica fruibilità dell’area in questione.

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