Lazio,Stretta finale per Correa

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Wesley dopo Correa. Le strategie, dopo una fase di rivalutazione, sarebbero state ridefinite in questi termini. Il diesse Tare ha incontrato Inzaghi lunedì, appena arrivato in ritiro. Martedì sera è stato a cena con il presidente Lotito, piombato anche lui ad Auronzo. Wesley è da due mesi la prima scelta della Lazio per il ruolo di vice Immobile, ma la mancata cessione di Caicedo sta bloccando il suo arrivo. Sull’ecuadoriano ci sono Bursaspor e America (club messicano), lo vorrebbero in prestito. Lotito lo cede a titolo definitivo, vuole incassare dei soldi da investire. L’opzione Perez è tornata in ballo nei giorni scorsi, ha affiancato Wesley per il ruolo di vice Immobile. Perez è sotto contratto con l’Arsenal, dovrebbe partire. Se Caicedo si piazzerà a fine mercato, e Wesley sarà andato altrove (si è fatto avanti l’Everton), la pista Perez potrebbe tornare d’attualità. Per l’attaccante brasiliano servono 12-13 milioni. La richiesta è stata di 15. In Belgio hanno detto che la Lazio ha offerto 8 milioni più bonus.
El Tucu dopo il Pipe. La Lazio sta provando a chiudere per Joaquin Correa, ala del Siviglia, ex Samp, italo-argentino classe 1994, è stato scelto per il ruolo lasciato libero da Felipe Anderson. Si tratta sulla formula. La Lazio chiede il prestito gratuito e l’opzione di riscatto a 20 milioni. Il Siviglia ha chiesto il pagamento di 4 milioni per il prestito e un riscatto obbligatorio a 22. La Lazio offre al giocatore un quinquennale da 2 milioni più bonus, c’è chi dice da 2,4 milioni. Le cifre dell’ingaggio non sono ufficiali. Si era pensato anche a Correa nei giorni in cui una traccia indicava i biancocelesti a caccia in Spagna, sulle tracce del “Mudo” Vazquez, trequartista sempre del Siviglia. Correa ha preso piede nei giorni scorsi, da quando Lotito ha ridetto no all’operazione Gomez (caldeggiata da Inzaghi) e ha chiesto a Tare di rintracciare un talento sui 23-25 anni, rivendibile in futuro. Correa (24 anni ad agosto) a maggio aveva cambiato agente, s’era affidato ad Alessandro Lucci, sperava di tornare in Italia.

 

I tempi. Si tratta per Correa. Se Tare chiuderà l’operazione, l’attaccante si aggregherà al gruppo a Formello (l’1 agosto) o nei giorni successivi. Il Siviglia, nel 2016, lo acquistò dalla Samp per 13 milioni più 5 da riconoscere in caso di rivendita (ecco perché gli spagnoli cercano di incassare più soldi). La Lazio e il Siviglia devono sancire l’accordo, il giocatore deve sottoporsi alla visite mediche prima di potersi aggregare. I tempi sono stretti per vederlo in ritiro, si concluderà sabato dopo il match con la Spal. I tifosi speravano di abbracciare un acquisto, oltre quelli già conosciuti, nella cittadina cadorina. In serata, al Palaroller, è prevista la presentazione della squadra. Impossibile pensare che sia presente Correa.

Il Papu. El Tucu in arrivo? Il Papu in dissolvenza. Gomez non verrà alla Lazio, le speranze si sono affievolite col passare dei giorni nonostante gli “assist” forniti dal giocatore: prima l’intervista in cui svelava di cullare nuove ambizioni, poi l’immagine del ritiro della Lazio pubblicata su Instagram (storia di martedì sera). Non è bastato per convincere Lotito a puntare su di lui, ad investire su un altro trentenne dopo Acerbi, aspettando Ramires dello Jiangsu (scelto per sostituire Milinkovic, sempre se partirà). Correa, se arriverà, sarà il sesto acquisto dopo le operazioni Durmisi, Proto, Acerbi, Berisha, Sprocati. Può tornare un argentino nella Lazio, in attacco manca dai tempi di Zarate. E’ un argentino che conosce bene il nostro Paese, il nostro calcio. Nel maggio 2017 è entrato nel giro della nazionale argentina, ma non ha partecipato ai Mondiali. Jorge Sampaoli, ex allenatore del Siviglia e dell’Argentina, lo stimava molto. In Spagna ha ritrovato Montella per un breve periodo, lo aveva guidato alla Samp. Da giovane lo paragonavano a Veron. L’ex campione biancoceleste consigliò a Correa di firmare con la Samp ai tempi dell’Estudiantes. Veron sarebbe felice di vederlo all’opera con la maglia della Lazio. Fantasia argentina per Inzaghi, un innesto di qualità in rosa. Felipe Anderson era il re delle accelerazioni. Correa è meno esplosivo nello sprint, può essere determinante con i suoi colpi magici.

FONTE:corrieredellosport

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