AL VIA I SALDI ESTIVI, UN PO’ DI CONSIGLI NON GUASTANO

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Un pò di consigli in generale alla partenza dei saldi estivi .
Per chi voglia rinnovare il guardaroba è il momento giusto. Ritornano i saldi estivi: l’appuntamento in quasi tutte le città italiane è fissato per il 7 luglio, come al solito il primo sabato del mese. Solo due Regioni hanno scelto di anticipare il fischio d’inizio: la Sicilia al primo 1 luglio, e la Basilicata al 2. Fanno eccezione le province autonome di Trento (dove i saldi sono stati liberalizzati e possono effettuarsi tutto l’anno, previo avviso alla Camera di Commercio) e Bolzano, che ha fissato l’inizio in alcuni distretti al 6 luglio e in altri al 10 agosto. La stagione dei ribassi durerà circa sessanta giorni nella maggior parte dei casi, fino a inizio settembre.Le previsioni di vendita sono in linea con i saldi dell’estate scorsa. Secondo le stime dell’Ufficio studi Confcommercio ne approfitteranno circa 15 milioni di famiglie puntando su abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori e articoli sportivi. Si metterà mano al portafogli, ma con moderazione: spendendo poco meno di 230 euro per nucleo, circa 98 euro a testa, per un giro d’affari totale di 3,5 miliardi. D’altronde da tempo l’appuntamento con le vendite di fine stagione non rappresenta più la classica corsa all’affare che era negli anni pre-crisi, complice anche l’avvento del commercio elettronico che porta le famiglie talvolta a disertare lo shopping tradizionale tra le vetrine. “Questi saldi estivi rappresentano un banco di prova per i negozi multibrand e continuano a essere appetibili per i consumatori nonostante un contesto di ‘dittatura digitale’, capace di condizionare tutto, dalla filiera produttiva al modo delle persone di consumare e relazionarsi” commenta il presidente di Federazione Moda Italia Renato Borghi che invoca la web tax affinché anche i siti di e-commerce siano sottoposti alle stesse regole e imposte dei commercianti al dettaglio.

Pre-saldi vietati. In molte Regioni ai negozianti è vietato abbassare i prezzi di cartellino nei 30 giorni precedenti l’avvio ufficiale dei saldi. Chi trasgredisce rischia multe salate: nel Lazio ad esempio, le sanzioni vanno da 1500 euro in su. Un divieto-colabrodo da anni aggirato con la prassi diffusa a macchia d’olio dei pre-saldi, le vendite sotto banco a prezzi scontati. Spesso gli stessi negozianti, tramite sms ed e-mail, segnalano gli sconti ai clienti più affezionati. In altri casi si ricorre all’espediente delle tessere fedeltà o allo sconto diretto applicato alla cassa al momento di battere lo scontrino. Una prassi scaccia-crisi messa in atto dalle boutique e bollata da Confesercenti come concorrenza sleale.

Niente sconti sui diritti. Per chi si vorrà concedersi qualche acquisto, occhio dunque a evitare i raggiri. Spesso farsi prendere dalla frenesia degli acquisti non aiuta a risparmiare. I saldi più seri sono quelli praticati su articoli disponibili in pochissimi numeri e taglie, merce residua di cui il negoziante vuole disfarsi. Ecco alcuni consigli da tenere bene a mente prima di approfittare degli sconti.
Conservare sempre lo scontrino. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso, anche se nega di poterlo fare. Il cliente deve denunciare il difetto entro due mesi dalla scoperta, chiedendone la sostituzione o il rimborso del prezzo, scontrino alla mano. Le ricevute di carta chimica, che sbiadiscono dopo qualche mese, vanno fotocopiate per poterli esibire al momento opportuno;
Controllare che i capi siano di fine stagione. La merce in vendita a saldo deve essere l’avanzo di quella della stagione che si conclude e non solo rimanenze di magazzino;
Confrontare i prezzi. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. A volte un giro in più aiuta a risparmiare parecchio. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti;
Occhio agli sconti superiori al 50%. Spesso nascondono merce non nuova, o il prezzo originario è stato maggiorato. Attenzione alle vetrine coperte da manifesti che non consentono di vedere la merce. Nei giorni prima della partenza dei saldi è bene controllare il prezzo pieno del prodotto che si intende comprare, e se possibile fotografarlo;
Preferire i negozi di fiducia. Entrare nel negozio con le idee chiare su ciò che si vuole acquistare. Sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo esposto “in modo chiaro e ben leggibile” e il valore percentuale dello sconto applicato. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno;
Provare i capi. E’ sempre meglio provarli, ma non è obbligatorio per il negoziante. Occhio agli abiti che possono essere solo guardati;
Pagamenti elettronici. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito (o bancomat), il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi. Problemi o truffe devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o a un’associazione dei consumatori.

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