Meta, vicenda ripetitore in via Starita: riceviamo e pubblichiamo. “Scelleratezza, Comune faccia marcia indietro”

Continuano le polemiche a Meta di Sorrento dopo l’apparizione, se così la possiamo chiamare, del ripetitore in via Casa Starita. Qualche giorno fa, infatti, anticipammo la notizia dell’istallazione di un ripetitore nei pressi dell’ex scuola, utilizzata come sede comunale fino ad un anno fa circa: una notizia che ha mandato in subbuglio gli abitanti del comune sorrentino, i quali temono un inquinamento elettromagnetico: per questo motivo, si sta infatti già preparando una raccolta firme per far rimuovere il trasmettitore di onde radio.

Noi abbiamo ricevuto questa lettera in redazione, firmata Mastellone G.:

“Oggetto: Radiotelefonia mobile killer Installata nel piazzale dell’ex scuola Starita, Meta (Via Tommaso Astarita)

Il sottoscritto denuncia alla Signoria Vs Illustrissima l’istallazione di un ripetitore killer in prossimità del Centro Storico di Casa Starita.

L’Amministrazione comunale metese ha autorizzato la (scelleratezza) delibera per l’ubicazione di una stazione radiofonica nel centro storico con evidenti e inaccettabili danni all’ambiente e innanzitutto per le temute ripercussioni sulla salute dei cittadini.

La IARE Agenzia Internazionale sulla ricerca sul cancro nel 2011 ha classificato le radiofrequenze come Possibile cancerogeno nell’uomo specie nei bambini, (la leucemia) e il rischio dell’accrescimento tumori celebrali prodotti dall’uso del telefono e dalla vicinanza di ripetitori. Le chiedo di pubblicare questa lettera di protesta sperando di trovare fra i cittadini più sensibili ed attenti ai temi del patrimonio ambientale, della salute e del rispetto della cultura locale, di far rimuovere al più presto il mostro killer, che l’Amministrazione Comunale ha donato alla borgata di Casa Starita.

Sarebbe una cosa dignitosa per l’Amministrazione Tito di fare marcia indietro, guadagnandone anche ai fini elettorali, quindi, a nome dei cittadini di Casa Starita, NO all’antenna di Radiofonia Mobile nella ex scuola di Via Tommaso Astarita; i cittadini chiedono inoltre che detta locazione non venga individuata in futuro come sede di altre attrezzature tecnologiche di questo tipo”.

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