Meta, clamoroso: i VAS vincono ricorso al TAR contro vice sindaco Cacace. NO ai parcheggi sul Corso Italia

Sentenze clamorose quelle del Tribunale Amministrativo di Napoli quest’oggi. I giudici, infatti, hanno stabilito che i parcheggi che si dovevano realizzare a Meta di Sorrento, lungo il Corso Italia, a Meta di Sorrento, sono illegittimi.

Vittoria per i VAS (Verdi Ambiente e Società) che si erano rivolti al Tribunale Amministrativo Regionale: una delle società che si doveva occupare della costruzione di uno dei parcheggi vede come partecipante anche il vice sindaco di Meta Pasquale Cacace.

Soddisfazione per il WWF Terre del Tirreno che ha così commentato la sentenza:

“BELLISSIME SENTENZE … che sottolineano l’importanza dell’agricoltura e dei valori naturalistici e ambientali necessari a compensare gli effetti dell’espansione urbana!!! Il TAR pone una linea di demarcazione netta, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, tra autorimesse interrate, ovvero costruzione di box pertinenziali, e uso agricolo la cui funzionalità è annullata dall’utilizzo residenziale intenso che si vorrebbe apportare con la costruzione dei box.

La sentenza evidenzia come sia pacifico in giurisprudenza che “la destinazione agricola del suolo non deve rispondere necessariamente all’esigenza di promuovere specifiche attività di coltivazione, e quindi essere funzionale ad un uso strettamente agricolo del terreno, potendo essere volta a sottrarre parti del territorio comunale a nuove edificazioni, ovvero a garantire ai cittadini l’equilibrio delle condizioni di vivibilità, assicurando loro quella quota di valori naturalistici e ambientali necessaria a compensare gli effetti dell’espansione urbana”.

Su tale ennesimo scempio di Boxlandia (di cui uno dei progetti interessava il vicesindaco del Comune di Meta) dopo una lunga e assurda querelle per ottenere l’accesso agli atti, il WWF aveva chiesto al responsabile dell’ufficio tecnico di ritirare in autotutela i permessi rilasciati. Di fronte all’inerzia del funzionario l’associazione del panda aveva successivamente provveduto a denunciare i fatti alla Procura competente.

Sul discutibile rilascio dei permessi a costruire per 47 box interrati c’era stata anche una interrogazione parlamentare del movimento 5 Stelle a firma del senatore Sergio Puglia a cui era seguita, una volta azionate impunemente le motoseghe, l’ennesima denuncia del WWF e degli stessi cittadini confinanti che si sono visti disboscare in un veloce blitz l’intero fondo agricolo!!!

L’interessamento dei VAS, che appresero dalla stampa della distruzione del fondo, ha prodotto due articolati ricorsi al TAR, da cui le odierne sentenze, che hanno messo un nuovo importante paletto tra gli ingranaggi delle ruspe e delle betoniere, abili e frenetiche nel trasformare gli storici fondi agricoli, con agrumi, noci, ciliegi e ulivi secolari, in enormi baratri in grigio cemento dove parcheggiare le auto. In un’epoca in cui la “salvaguardia del suolo” assume caratteri di urgenza e necessità per la sopravvivenza del pianeta, sentir parlare in un tribunale amministrativo dell’importanza di “garantire condizioni di vivibilità ai cittadini assicurando quella quota di valori naturalistici e ambientali necessaria a compensare gli effetti dell’espansione urbana” non può che ridarci speranza per un futuro migliore!!!”.

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