JUNKO KATO Il paese dei fiori di loto a Napoli nel mese delle rose.

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    Junko Kato, la nota cantante giapponese grande interprete della canzone napoletana che ha portato al successo in Giappone, in duet con Andrea Sannino, la canzone Abbracciame, anche nella versione in giapponese, “Dakishimete”, nei giorni scorsi è tornata a Napoli per rinsaldare il suo legame con la nostra città esibendosi in varie diverse location.

    L’evento più ‘importante’ è stato quello svoltosi mercoledì 2 maggio nella splendida cornice della Casina Pompeiana in Villa Comunale, arricchita per l’occasione da una mostra pittorica dal titolo “Immaginaria 2018” e da una personale fotografica di Daniele Caramagna, allestita per l’occasione, con il titolo esplicativo “Junko&Napoli.

    Nel corso della serata, accompagnata al pianoforte da Casimiro Erario e alla batteria da Emanuele Esposito, Junko ha anche duettato con Maria Boccia in Resta cu mme e con Roberta Tondelli in Abbracciame, coinvolgendo inoltre il pubblico in simpatiche reinterpretazioni di brani quali Tu vuò fa l’americano insieme a due interpreti della più classica tradizione partenopea, Franco Mayer alla chitarra e Pasquale Terracciano alle tammorre.

    Il venerdì successivo, in un suggestivo locale, il 121 Sushi n’ bar,  nato dalla fusione tra moderno ristorante giapponese e tradizionale caffetteria napoletana, proprio a suggellare la vicinanza tra due mondi così distanti ma anche così vicini in quanto accomunati dal piacere di stare a tavola e dal lasciarsi trasportare dalla buona musica, Junko si è ripetuta, questa volta in solitario con l’assistenza tecnica di Francesco Damiani, anche con brani della canzone italiana, come Nel blu dipinto di blu e Un Anno d’Amore, riscuotendo un lusinghiero successo fra il pubblico presente in sala.

    Il tour napoletano si è concluso sabato 5 maggio al Ra Ristosvago di Pozzuoli, un locale molto particolare che, già dall’ingresso con la sua barca a remi rivisitata a mo’ di spettacolare divano, accoglie il pubblico in un suggestivo ambiente “marinaresco”, dove si è potuto assistere ad una simpatica esperienza di contaminazione musicale, nel solco comunque della più caratteristica tradizione musicale napoletana, con la partecipazione del chitarrista Franco Mayer, uno degli ultimi posteggiatori, e il polistrumentista Pasquale Terracciano, tammurraro e ricercatore di tradizioni e canti popolare dell’hinterland vesuviano. In questa occasione, Junko ha dimostrato appieno la sua versatilità dando sfogo alla sua potente voce e raccogliendo tantissimi consensi fra il pubblico presente che è stato ampiamente coinvolto dalla simpatia di Junko, Franco e Pasquale.

    Giulia Di Costanzo

     

    Pubblicato da Alberto Del Grosso

    Giornalista Garante dei Lettori

    del giornale Positanonews

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