Salerno e provincia: assunzioni under 34 in calo, ma i comuni sono sotto organico

Il nodo da sciogliere è nel rapporto tra qualità del lavoro ed organici sottodimensionati

Trovare lavoro nel salernitano è un impresa, specie per gli under 34. Nell’arco del 2017, secondo l’Istat, il tasso di occupazione per i giovani tra i 25 e i 34 anni è calato dell’1,7%, nonostante la stabilità dell’occupazione generale (+0,2% rispetto al 2016) e il calo del tasso di disoccupazione dell’1,6%. La quota Neet (giovani che non studiano e non lavorano) resta importante, visto che le cifre sugli inattivi nella fascia di età 15-29 anni (+3,4%) non sono state allevate dai programmi di Garanzia Giovani, sbandierate come la panacea per i mali occupazionali dalla Regione Campania.

Lo stesso Governatore Vincenzo De Luca, dopo la debacle delle elezioni politiche, ha ammesso che parte del tonfo del Partito Democratico è imputabile ad un abbandono dei giovani meridionali, da parte della politica nazionale. De Luca all’indomani delle elezioni aveva infatti rivelato che le sue idee, circa un piano di assunzione di duecentomila giovani del Mezzogiorno nella Pubblica Amministrazione, sono rimaste inascoltate dal partito. Il Governatore non ha nascosto di voler mitigare la situazione occupazionale, proponendo 50mila assunzioni per giovani, con formazione nella PA: questa misura ha scatenato un interessante dibattito sulle pagine de Il Mattino le scorse settimane, in cui Oscar Giannino individuava delle difficoltà pratiche per l’adeguamento ai contratti, che sono nazionali.

Vincenzo De Luca, promette di formare professionalmente il nuovo personale, con suddetta cifra proposta dal governatore, che sembra comunque corrispondere a parte dell’importante turnover previsto con l’adesione al progetto pilota della Riforma Madia, in tema di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione: 60mila sono gli over 60 nelle amministrazioni campane che attendono di andare in pensione, con i tre quarti (45mila) che sarebbero subito coperti da finanziaria. Mentre la Regione ha avviato un censimento del fabbisogno negli enti, in modo da bandire un mega concorso regionale, sempre Il Mattino ha rivelato che solo in provincia di Salerno i posti da coprire sarebbero (per ora) 1400.

Gli organici dei Comuni del salernitano in affanno sono 23, con la situazione che si aggrava nell’Agro Nocerino: Scafati e Pagani hanno rispettivamente 166 e 130 buchi, a Nocera Inferiore si necessiterebbe di 152 dipendenti. Gli altri medi e grandi comuni che soffrono di questi vuoti sono poi Cava de’ Tirreni (49), protagonista di un concorso che di recente ha visto iscriversi 20mila persone, scendendo poi verso la Piana del Sele ci sono le anemie di Pontecagnano con quota meno 49, Battipaglia ed Eboli a cui mancano tra i 62 e i 68 addetti. Sala Consilina conta invece un buco di 52 dipendenti. Tra i proclami e la realtà c’è che parte del futuro personale va istruito sulle nuove competenze, rafforzando così anche la qualità del lavoro sul territorio regionale o provinciale, ma nella maggior parte dei casi gli organici sono schiacciati allo svolgimento di più mansione, a prescindere dalle qualifiche.

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