Piano di Sorrento, grazie all’assiduo lavoro del Consigliere Salvatore Mare (M5S),regolamentata la partecipazione popolare.

 

Piano di Sorrento – Adoperarsi affinché la cittadinanza partecipi in modo concreto ed attivo alla vita politica ed amministrativa del proprio comune rappresenta senz’altro uno degli obbiettivi principali per ogni  Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. Regolamentare quindi la partecipazione popolare , significa  fornire ai cittadini strumenti appropriati affinché possano essere protagonisti di varie iniziative. Come l’indire referendum comunali, istanze e petizioni. In penisola sorrentina, benché  territorio dalla visibilità internazionale, ancora tuttora,  si rileva che le amministrazioni comunali continuano a mantenere un atteggiamento ostico a qualsiasi iniziativa o suggerimento nel gestire la cosa pubblica che provenga da popolo. La voglia di rinnovamento della cittadinanza di Piano di Sorrento, ha portato ad eleggere alle scorse elezioni amministrative  consigliere comunale il dinamico esponente del Movimento 5 Stelle, Salvatore Mare. Regolamentare la partecipazione popolare sarà uno dei primi obbiettivi che si prefigge di raggiungere il neo consigliere pentastellato della penisola sorrentina. Un’azione costante e concreta , iniziata con la richiesta nell’ottobre del 2016 , di convocare la Commissione Statuto Regolamenti e Partecipazione Popolare del Comune di Piano di Sorrento. In quanto il Comune è privo del regolamento attuativo degli Strumenti di Partecipazione Popolare, sebbene specificato nell’intestazione della Commissione e prevista dallo Statuto Comunale ma mai realizzata dal lontano 8 ottobre 1991. Successivamente l’esponente del M5S propone per ben sette volte all’attenzione dei Commissari la propria proposta e la trattazione del Regolamento. Protocollando solleciti che più volte, essendo in minoranza, lo hanno visto soccombente nelle votazione agli emendamenti proposti dai commissari.  Ciò nonostante la tenacia di Salvatore Mare alla fine ha portato ad un testo che contribuirà in modo determinante a dare finalmente la possibilità ai cittadini di incidere nella vita politica della città di Piano di Sorrento. La parte più corposa ed ostica, quella relativa ai Referendum cittadini, è stata emendata e condivisa, nonostante l’introduzione di misure più restrittive.  Nel frattempo è stato emanato dalla Commissione ed approvato dal Consiglio Comunale, anche il regolamento delle Consulte che, nelle intenzioni, dovrebbe rientrare fra gli strumenti di partecipazione popolare. In questi giorni, dopo un anno e mezzo di assiduo lavoro ,finalmente raggiunto l’obbiettivo. Un bell’esempio di politica attiva quello di Salvatore Mare, che nel definirsi tuttora  un cittadino prestato alla politica, ha dichiarato: “Sono orgoglioso del risultato ottenuto in un anno e mezzo di lavoro in commissione regolamenti, conclusosi con la deliberazione consiliare votata all’unanimità.Per me è stata una grande vittoria, che mi ha ripagato di un periodo personale tremendo vissuto, che dura da quasi due anni. Riuscire a dare un regolamento per la partecipazione popolare ai miei concittadini è stato il mio obiettivo principale, quello da perseguire ad ogni costo ed esserci riuscito in un ambiente dove qualsiasi proposta è interpretata come un ledere la figura del consigliere, non visto come un portavoce ma come un eletto, è per me motivo di vanto ed orgoglio.
Il regolamento è restrittivo, non è proprio quello che volevamo, ma considerando la difficoltà nel mettere su un referendum comunale con qualsiasi tipo di normativa, mi sono concentrato sulle petizioni e proposte popolari, dove ho scritto un articolo nuovo, un articolo che dà voce al cittadino e lo fa entrare propositivo, lì dove si decidono le sorti della vita cittadina, nel cuore della politica comunale, nella Sala Consiliare”. –
Art. 20. – DISCUSSIONE – Al primo firmatario, ovvero rappresentante e portavoce del comitato promotore, verrà data la possibilità di illustrare la proposta o la petizione in sede di adunanza del Consiglio comunale

Si spera che tale esempio, in futuro, possa essere seguito anche dai restanti comuni della Penisola sorrentina,  01 aprile 2016 – salvatorecaccaviello.

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