Napoli. TRAM. Si prevede successo per lo spettacolo “L’IMMORALISTA ti guarirò con la violenza del mio amore”, dal romanzo di André Gide, di Luisa Guarro e Antonio Mocciola.

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    Articolo di Maurizio Vitiello – L’IMMORALISTA secondo Luisa Guarro e Antonio Mocciola, spettacolo da seguire al TRAM di Napoli.

    Dal 26 al 29 aprile 2018
    TRAM Teatro Ricerca Arte Musica
    Via Port’Alba, 30 – Napoli
    L’IMMORALISTA
    ti guarirò con la violenza del mio amore
    dal romanzo di André Gide
    di Luisa Guarro e Antonio Mocciola

    regia
    Luisa Guarro

    con
    Giovanni Esposito e Marilia Marciello

    disegno luci
    Paco Summonte

    realizzazione scenografia
    Laura Simonet

    direzione allestimento
    Marco Perrella

    allestimento a cura degli allievi della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Napoli
    Chiara Carnevale e Giulia Suriano.

    Ecco una scheda sintetica sullo spettacolo:
    “André Gide non credeva ne “L’immoralista”.
    Lo scrisse, ma non ci credeva.
    Impose all’editore di stamparne non più di 300 copie, perché non ne servivano altre.
    Aveva ragione.
    Il libro restò lì, tra l’imbarazzo della critica e il silenzio-dissenso del pubblico.
    Ben altre glorie avrebbero atteso lo scrittore francese, omosessuale tormentato, penna sbarazzina in anticipo su tutti i tempi.
    Nessuno aveva osato, finora, portare sulla scena Michel e Marceline, i protagonisti di una vicenda che può raccapricciare, oggi come allora (si era nel 1901), per la totale assenza di consolazione moralistica. Giovani sposi, appartenenti all’alta borghesia della Francia colonialista, la loro è la storia di una coppia infelice, intrappolata in un perpetuo viaggio di nozze.
    L’infelicità di cui soffrono non è dovuta tanto alla mancanza d’amore, che entrambi sinceramente cercano di imparare, ma a una più profonda condizione di costrizione.
    L’ educazione morale del tempo è rigida, impone modelli di vita assoluti e angusti, il sistema sociale ipocrita, inquadra a danno dell’autenticità.
    La repressione dell’autenticità debilita e fa ammalare.
    Per guarire Michel fa appello alle sue forze vitali e istintive, entra in contatto con le sue intime e inesplorate pulsioni, per “imitazione della salute dei bambini selvaggi, conosciuti in Africa”, per la prima volta, sperimenta viscerali sussulti di vita.
    Di quei bambini s’innamora, in tutti i sensi, si ribella alla morale corrente e con entusiasmo scopre la vita, i colori e gli umori.
    Ma i suoi impeti istintivi sono inadeguati, totalmente inconsapevoli e incontrollati, non accordati alla realtà e alle relazioni nel corso di una libera crescita.
    Marceline, dal canto suo, è assorbita dal progetto di vita cattolico, borghese e ben pensante e combatte la sconsiderata ribellione di Michel: diventa per lui riferimento materno, amorevole e severo; disposta ad accettare le sue “stravaganze”, rispetto alle quali evita indagini approfondite, ha come unico obiettivo trattenerlo entro i limiti del suo disegno.
    Marceline non aiuta Michel a indirizzare le nuove energie, lascia che egli compia gli errori, che ne soffra e torni continuamente sui suoi passi, disperato e domito, fino a quando quelle energie esplodono e diventano inarginabili …”

    Insomma, sulle tavole del palcoscenico si svolgono drammi consapevoli e inconsapevoli, si tratteggiano e si definiscono aspetti latenti o imperanti dell’anima umana, si leggono cambiamenti di ruolo, si prospettano energie inalterabili nella loro opaca capacità di dilatarsi, si inseguono trasparenze diamantine “in filigrana” su scenari epocali rigidi e strozzanti.

    Assolutamente da seguire, da non perdere.

    Maurizio Vitiello

    INFO:

    giovedì, venerdì e sabato: ore 21.00
    domenica: ore 18.00

    info e prenotazioni:
    cell: 342 1785930 (anche whatsapp)
    email: tram.biglietteria@gmail.com

    biglietti:
    intero: € 12,00
    ridotto (65): € 10,00


    HERMES COMUNICAZIONE
    Gianmarco Cesario (3804932026)
    Antonio Mocciola (3920368048)

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