Scala al voto, Mansi pensa al tris. Il 6 consiglio comunale sul Bilancio. Fermento e manovre

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Scala al voto, Mansi pensa al tris. Il 6 consiglio comunale sul Bilancio. Fermento e manovre nell’unico paese della Costiera amalfitana che si appresta alle urne per il prossimo dieci giugno, la data stabilita ieri dal Ministero. La cittadina dirimpettaia di Ravello, la più antica della Costa d’ Amalfi, sembra impenetrabile e molti pensano che si riuscirà ad arrivare ai 15 anni di amministrazione di Luigi Mansi, un’eternità

Per Scala non vale il divieto del doppio mandato, al di sotto dei tremila abitanti, per cui Mansi si prepara a candidarsi sindaco per la terza volta. Mentre stiamo ancora aspettando l’annunciato intervento con Positanonews di Ivana Bottone, donna forte dell’amministrazione, si sa poco di quello che sta avvenendo nel gruppo di giovani che fanno riferimento all’architetto Antonio Ferrigno, storica famiglia di albergatori che ha anche guidato le sorti della Città della castagna.

Sembra che , come di solito avviene nei piccoli comuni, si stia procedendo all’avvicinamento di alcuni per evitare la formazione della lista e così poter vincere senza colpo ferire e senza rischiare sorprese che a volte gli scalesi hanno fatto trovare ai propri candidati. Il rischio di vedersi sparigliati prima di presentare la lista frena il gruppo nel manifestarsi subito pubblicamente. Qui si conoscono ad uno ad uno e si cerca di vincere la pre campagna elettorale, togliendo elementi alla controparte , facendo manovre, la vera guerra avviene  prima ancora del voto, in modo che alle urne si va a giochi fatti.

Intanto Mansi, come di solito avviene in questi casi, ha pronte diverse iniziative a “orologeria”, come l’inizio dei lavori della Ravello Tramonti, per i quali come Presidente della Comunità Montana dei Monti Lattari è stato fra gli artefici dei finanziamenti con la Regione Campania, dopo anni dell’inerzia della provincia di Salerno, svuotata di contenuti e finanziamenti, tanto che molte scuole chiuderanno e le strade sono un pò dappertutto abbandonate. Alla fine se non era per lui e per il piglio del sindaco di Ravello Salvatore Di Martino forse questa pur importante strada sarebbe rimasta chiusa per un secolo, e comunque sono passati tanti, troppi anni, per un paese civile.

Un pò tardi il consiglio comunale per il Bilancio, che tanti comuni hanno fatto prima della canonica scadenza del 30 marzo, e anche presto per la partecipazione dei cittadini, alle 10 del mattino. Qui , come in altri comuni della Divina, poi la diretta streaming è un oggetto sconosciuto. Colpa anche dello Stato che dovrebbe imporla obbligatoriamente in tutti i comuni forse. E a proposito di partecipazione e trasparenza, qui , come in altri comuni al voto della provincia di Salerno, fra il Cilento e l’Agro Nocerino – Sarnese, si nota la discrepanza fra il Movimento Cinque Stelle a livello nazionale e a livello locale, mentre vincono le elezioni come primo partito, gli uomini di Di Maio sono totalmente assenti a questa tornata elettorale, salvo rare eccezioni, e la loro presenza sulla Divina in concreto c’è solo nella piccola Praiano con una nutrita e agguerrita minoranza, ma altrove sono assenti e in particolare a Scala silenti.

In questo lo storico e suggestivo Comune si contraddistingue anche per la mancanza di clamori, discussioni, manifesti e interventi. Neanche sui social si parla, eppure in altri comuni anche più piccoli si parla eccome. Molto succede di notte e ai tavoli dei ristoranti davanti a cene infinite si decidono spesso le sorti della città .

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