Sant’Agnello, nuovo caos stabilimento Katarì: revocato affidamento. Domani Consiglio Comunale di fuoco

E’ nuovamente caos intorno alla vicenda che riguarda lo stabilimento Katarì di Sant’Agnello. Una vicenda che noi di PositanoNews abbiamo seguito per tanto tempo e che sembrava essere giunta ad una felice conclusione lo scorso luglio, quando il lido balneare fu davvero vicino alla riapertura.

Un contenzioso che è durato almeno due anni e che ha visto protagonisti il Comune di Sant’Agnello e la società Mask: quest’ultima, infatti, fu accusata di non aver versato alle casse comunale 170 mila euro, dopo aver gestito l’attività su concessione demaniale marittima. Dalla sua, la società fece guerra al comune contestando la mancata autorizzazione all’uso di musica e intrattenimenti estivi, con serate di discoteca lamentando danni di circa 300 mila euro.

La società in questione aveva trovato un accordo, pare versando metà del debito dovuto al momento e da accordi avrebbe versato l’altra metà a rate con polizza fideiussoria. Il tutto rinunciando a tutti i ricorsi legali, sia amministrativi che civili.

Ora un’altra notizia che non farà felice nessuno: il Funzionario Responsabile della sesta unità organizzativa, Antonio Provvisiero, ha revocato l’affidamento dello stabilimento balneare. A margine della decisione, stando a quanto si legge nella Determina, ci sarebbe il fatto che la società Mask, mediante comunicazione pec, abbia dichiarato la sua indisponibilità alla sottoscrizione del contratto asserendo che in tale contratto venivano riportate condizioni e/o clausole differenti rispetto a quanto previsto dalla documentazione posta a base di gara e chiedeva di modificare il contenuto del contratto.

Si legge: “Considerato che il persistente rifiuto dell’aggiudicatario di sottoscrivere il contratto integra gli estremi del comportamento scorretto dell’aggiudicatario successivo non solo all’aggiudicazione ma anche, nel caso de quo, all’esecuzione anticipata del servizio.

E’ stato ritenuto necessario, per le motivazioni sopra esposte, procedere alla revoca dell’aggiudicazione dell’appalto nei confronti della MASCK srl per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, rappresentati, nel caso de quo, non già da una rinnovata e diversa valutazione dell’interesse pubblico attuale rispetto a quello esistente al momento dell’indizione della gara e dell’aggiudicazione, quanto piuttosto dai comportamenti scorretti tenuti dall’aggiudicatario successivamente all’aggiudicazione, palesati definitivamente dal rifiuto a sottoscrivere il contratto motivato dalla asserita presunta e non dimostrata difformità delle clausole contrattuali rispetto agli atti di gara”.

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