Niente matrimoni di fronte ai Templi di Paestum

Più informazioni su

Il Comune di Capaccio e il Parco archeologico di Paestum vanno a nozze, ma non ci andranno nell’area dei Templi. No, nulla da fare, l’area dei Templi continuerà a restare un luogo ambito per la celebrazione del proprio matrimonio, ma qui non ci si potrà sposare. Al massimo si potranno fare le foto ricordo, ma lo scambio degli anelli proprio no.
La querelle tra il sindaco Palumbo e il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, era nata dopo che il Comune aveva deliberato i costi per le nozze fuori dal municipio, ricomprendendo anche l’area dei templi, in virtù di un protocollo d’intesa di due anni fa. Un protocollo in cui si evidenziava la realizzazione di attività che potessero promuovere ogni forma valorizzazione del bene. Da qui la previsione di far celebrare nell’area del Parco i riti civili e quindi la previsione dei relativi costi che gli sposi avrebbero dovuto versare alle casse comunali, pari a 1500 euro. Ma era subito giunto il no secco e «seccato» di Zuchtrigel, senza aperture.
Il sindaco e direttore si sono incontrati stabilendo la linea comune su questo fronte. «C’è una grandissima sintonia d’intenti tra l’amministrazione comunale e il Parco Archeologico, testimoniata dai continui confronti su idee e progetti insieme al direttore Gabriel Zuchtriegel dice il sindaco Franco Palumbo Abbiamo fatto chiarezza sulla questione dei matrimoni, che non si svolgeranno nell’area di competenza del Parco e soprattutto abbiamo fatto il punto della situazione sulle tante progettualità, che vedranno le due istituzioni protagoniste insieme per fare finalmente la differenza a Capaccio Paestum. E i primi risultati, a testimonianza di questo grande lavoro di squadra, li vedremo già nei prossimi mesi». Il sindaco Palumbo, dunque, «sposa» la tesi del direttore e fa dietrofront rispetto a quella previsione iniziata, festeggiata chissà da quante coppie a cui non sembrava vero fosse possibile dirsi «sì» all’ombra dei Templi. Resta, tuttavia, la manifestazione di interesse promossa dal Comune per le dimore di pregio, per gli stabilimenti balneari e per le strutture alberghiere del territorio che vogliono far celebrare le nozze civili nelle proprie location. Entro il 23 marzo potranno far domanda al Comune ed essere inserite in uno specifico elenco.
«Non c’è tempo da perdere – sottolinea Zuchtriegel per questo sono contento che con il sindaco Franco Palumbo, con il solito spirito d’intesa tra le due istituzioni, abbiamo chiarito la questione matrimoni nell’area archeologica. Se ci potranno essere altre location, l’area di competenza del Parco rimane esclusa dalla possibilità di celebrare il rito civile al di fuori della sede comunale, in quanto tale attività è ritenuta non consona con la mission e la fruizione del sito». Alla luce di questo accordo, nei prossimi giorni ci sarà una nuova deliberazione del Comune di Capaccio nella quale verrà esclusa l’area del Parco archeologico perché gli atti amministrativi siano regolati sulla base dell’intesa raggiunta tra Parco e Comune.
Nulla da fare, dunque, per tutti coloro che, per qualche ora, si sono già visti in abito bianco e papillon tra le antiche vestigia di questo luogo da sogno, che rimarrà nei sogni. Per ora, qui, niente nozze. Margherita Siani, Il Mattino

Più informazioni su

Commenti

Translate »