Latina. Antonietta Gargiulo ha saputo della morte delle sue due bimbe, ma non sarà domani ai funerali

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    Dopo cinque giorni di sedazione profonda e un delicato intervento di ricostruzione della mandibola Antonietta Gargiulo, la 39enne aggredita all’alba di mercoledì scorso davanti la sua casa di Cisterna di Latina, è stata risvegliata ieri dai medici che la seguono nella terapia intensiva del San Camillo di Roma. Antonietta risponde a stimoli uditivi e visivi, i suoi parametri clinici sono in miglioramento, le ferite all’addome e alla clavicola — i proiettili sono passati da una parte all’altra senza ledere organi vitali — si stanno rimarginando. E, pur restando la sua prognosi riservata, non ci sono più esigenze mediche per tenerla in stato di incoscienza farmacologica. Antonietta oggi ha saputo della morte delle figlie. A darle la tragica notizia alcuni familiari insieme ad un team di psicologi dell’ospedale San Camillo, dov’è ricoverata. La donna sarà seguita costantemente dagli psicologi: adesso non è più sedata anche se si trova ancora nella terapia intensiva. Antonietta, stando a quanto si apprende, non ricordava nulla. Né di essere stata ferita del marito, né dell’uccisione delle piccole. La donna, intubata, respira autonomamente ma non è ancora in grado di parlare. Date le sue condizioni, Antonietta Gargiulo non potrà essere al funerale delle figlie, Alessia e Martina, in programma domani nella chiesa di San Valentino, a Cisterna, alle 9. La donna, operata alla mandibola, ferita da uno dei colpi di pistola, ancora non può parlare. (Corriere della Sera)

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