L’Asl chiarisca la vergognosa farsa del Centro di Igiene Mentale di Sorrento.

E’ quanto sollecita Rosario Fiorentino (Insieme per Sorrento). Uno dei promotori delle proteste che ha tenuto banco durante l’ultimo mese in città, affinché il centro non venisse chiuso, rivolgendosi all’Azienda sanitaria che a quanto pare ha celato una situazione del tutto diversa da quella che si è poi voluto far intendere.

 

Sorrento – Dopo giorni di protesta da parte della cittadinanza che talvolta in modo anche drastico si è opposta a quella che a tutti gli effetti è stata definita un vera vergogna, ossia la chiusura del Centro di Igiene Mentale. Come è noto dopo la riunione tenutasi qualche settimana fa,tra i sindaci e la Dott.ssa Costantini (Direttrice Generale Asl) presso la sede Arips in via Degli Aranci (per la quale si era paventato essere una possibile soluzione) furono avanzate alcune soluzioni che vedevano, sebbene rimandato di qualche mese, lo spostamento del centro dalla struttura di via Del Mare, per motivi di inadeguatezza strutturale e situazioni legate ad un fitto troppo esoso che l’Asl non si poteva più permettere. Pertanto oltre alla ipotesi ARIPS l’incontro si concluse con la promessa di valutare ulteriori alternative rappresentate dalla delocalizzazione del centro presso la struttura Asl di Sant’Agnello oppure Villa Simpliciano a Meta sollecitata dal sindaco Giuseppe Tito. -Quindi grazie ad una concreta mobilitazione popolare si arrivava finalmente, ad impegno a partecipare anche economicamente ad eventuali lavori da parte delle amministrazioni comunali ed in particolare alle successive promesse di rassicurazione da parte della Direttrice Generale dell’Asl circa il futuro del Centro in penisola.

Ma quando ormai la vicenda sembrava incanalarsi lunga la giusta direzione che avrebbe portato ad un rasserenamento degli animi con una adeguata soluzione, all’ improvviso la doccia fredda!

A riportare con i piedi per terra i cittadini e le oltre milleduecento famiglie di pazienti che da anni usufruiscono di tale indispensabile servizio, ancora una volta Rosario Fiorentino, che insieme alla coriacea Teresa Cacace, visto anche il marginale impegno della maggior parte dei sindaci, sono rimasti  gli unici punti di riferimento in tale complicata e per certi versi assurda situazione.

Proprio la costante attenzione riportata da Rosario Fiorentino in tale vicenda ha rivelato in questi giorni un’altra versione delle tante promesse e rassicurazioni da parte proprio dell’Asl che continuavano a rimanere le uniche certezze.  Infatti si è riusciti a mettere le mani su di una determina datata 4 ottobre 2017,  a firma del dirigente dell’ASL NA3 Sud, Sebastiano Donnarumma , tramite la quale si indiceva una gara , con l’aggiudicazione  mediante procedura con criterio del minor prezzo. Dove si precisava che “…lo scrivente Servizio è investito per la risoluzione di urgenti Lavori di manutenzione edile straordinaria presso le Strutture afferenti al Dipartimento di Salute Mentale, Penisola Sorrentina; – per i motivi sopra esposti si è presentata la necessità dell’espletamento di una gara per tenere disponibile un’ impresa per la risoluzione degli interventi predetti”. Alla quale il 2 marzo 2018 seguiva una ulteriore determina sempre a firma dello stesso dirigente avente per oggetto: “Lavori di manutenzione edile straordinaria presso le strutture afferenti al dipartimento di salute mentale, Penisola Sorrentina. Provvedimenti”. Tramite la quale si identificava la ditta aggiudicatrice dell’appalto per un importo di 115mila 290 euro al netto degli oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza che corrispondono a 5mila euro per un totale di 120 mila290 euro oltre Iva al 22 % .-

Quindi si lascia dedurre che  l’Asl gia dall’Ottobre 2017 aveva intenzione di ristrutturare a sue spese il locale del Centro di Igiene Mentale?

Non solo  il contenuto delle determine lascia pensare che finora sia coloro che tanto si sono adoperati nel promuovere una mobilitazione popolare, coinvolgendo l’intera cittadinanza, le amministrazioni comunali e rassicurando le famiglie ed i pazienti , sono stati oggetto di una grossa presa in giro?

Poiché sembrerebbe chiaro che  dall’ottobre 2017, con il varo della determina dirigenziale n.1015, indicendo la gara d’appalto, l’Asl  aveva in programma di realizzare dei lavori di adeguamento della struttura. Confermati successivamente con l’affidamento dell’appalto del costo di 120 mila euro al netto di Iva per “strutture afferenti al dipartimento di salute mentale penisola sorrentina”.  Struttura che non può che essere quella di Via Del Mare a Sorrento!

Ovvero i locali che l’Azienda Sanitaria aveva deciso di lasciare, poiché strutturalmente non adeguate e di fitto troppo alto. Trascinando,in tal modo, nello sconforto centinaia di famiglie e scatenando  una serie di polemiche che hanno portato alla mobilitazione popolare ed agli incontri con le amministrazioni comunali per trovare una soluzione alternativa.

A meno che all’Asl NA3Sud, la mano sinistra non sappia cosa faccia la destra, vi sarebbero una serie di interrogativi a cui i vertici dell’Azienda  dovrebbero essere chiamati a rispondere.

La Direttrice Generale, all’incontro con in sindaci presso la sede Arips, sapeva che l’Azienda aveva varato tale determina e che i lavori di ristrutturazione della struttura erano già stati affidati?

Perché si spendono oltre 120 mila euro per adeguare una struttura che poi si dirà di dover lasciare?

Una volta completati i lavori la struttura rimarrà all’Azienda?

Ora, a meno che non si stia prendendo un grosso granchio, la situazione così illustrata indicherebbe che oltre i cittadini, e le famiglie anche i vertici delle amministrazioni sembrerebbero essere stati presi in giro.

Nello sperare che i vertici dell’Azienda potranno al più presto chiarire quella che continua ad essere una assurda vicenda, perentorio sembra essere il commento di Rosario Fiorentino: Inutile dire che la battaglia non si ferma qui! Senz’altro  si riprendono le iniziative di lotta e di controllo dell’operato di un azienda ospedaliera che lascia stupiti dal comportamento e dagli atti che adotta. Serve capire e chiedere un incontro urgente,Non abbassare mai la guardia in special modo in questi momenti dove la confusione investe tutti e dove il pericolo di trasferimenti degli alloggiati è alto e il presidio rischia di essere relegato in spazi piccoli ed angusti. Chi ha intenzione di dare una mano si faccia avanti, ma con concretezza evitando perditempo”. – 19 marzo 2018 salvatorecaccaviello.

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