Successo del film su Fabrizio De Andrè “Principe Libero”

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Successo del film su Fabrizio De Andrè “Principe Libero”   su Rai Uno, ottimo il risultato in termine di ascolti per la prima e seconda parte di Fabrizio De André Principe Libero, la Fiction con Luca Marinelli: con 6 milioni 178 mila spettatori e uno share del 24.3 è risultato il programma più visto dell’intera giornata di martedì e mercoledì ha bissato.

Dopo il grande successo della programmazione al cinema, dove in soli due giorni, il 23 e 24 gennaio scorsi, ha incassato oltre 750 mila euro, Fabrizio De André – Principe Libero approda in TV.
Il film diretto da Luca Facchini è andato in onda su Rai Uno, sotto forma di Fiction in due puntate ieri e oggi.

Ad interpretare il ruolo di uno dei più grandi cantautori italiani di sempre è uno straordinario Luca Marinelli: leggi la nostra recensione di Fabrizio De André – Principe Libero.
Accanto a Marinelli, nel cast del film troviamo Valentina Bellè, nel ruolo di Dori Ghezzi compagna e moglie di De André per 25 anni, Elena Radonicich (Puny, la prima moglie di Fabrizio De Andrè e madre di Cristiano), Davide Iacopini (Mauro De André, fratello di Fabrizio), Gianluca Gobbi (Paolo Villaggio), Lorenzo Gioielli (Carlo Ghezzi) e Orietta Notari (la grande traduttrice, scrittrice e giornalista Fernando Pivano, grande amica de André). Il film vede anche le partecipazioni di Matteo Martari nei panni di Luigi Tenco, Tommaso Ragno in quelli del grande poeta e paroliere Riccardo Mannerini, e la partecipazione straordinaria di Ennio Fantaschini nel ruolo di Giuseppe De André, padre di Fabrizio.

Scritto da Giordano Meacci e Francesca Serafini, con la collaborazione di Luca Facchini e prodotto da Rai Fiction e Bibi Film TV, Fabrizio De André – Principe Libero racconta, partendo dall’adolescenza, quarant’anni della vita di uno dei più grandi poeti della musica e canzone italiana. Un film che non ha preso mossa da un intento documentaristico, come dichiarano gli stessi sceneggiatori “ma piuttosto dalla volontà di dedicare a Fabrizio la nostra canzone, naturalmente eseguita sulla falsariga della sua biografia che grazie a Dori Ghezzi abbiamo potuto approfondire e scandagliare ben oltre la narrazione pubblica di questa icona del secondo Novecento. Abbiamo cercato, così, un Fabrizio tutto nostro, vicino a quello realmente esistito e che avevamo avuto la fortuna di incontrare […] Si è trattato in sostanza – per dirla con le parole di Attilio Bertolucci – di un racconto ‘inventato dal vero’; e trasformato poi, in fase produttiva, in un universo fittizio in cui Fabrizio ha la voce di Luca Marinelli e Dori gli occhi scuri di Valentina Bellè”.

La trama ufficiale di Fabrizio De André – Principe Libero:

Fabrizio De André. Principe Libero racconta la vita di uno dei più grandi poeti della musica italiana. Fin dall’adolescenza Fabrizio dimostra la sua curiosità speciale, il suo ardore di vita. Sempre in opposizione all’autorità, in famiglia e a scuola, Fabrizio sviluppa presto una grande sensibilità per le vite degli ultimi. Sentendosi a suo agio più con gli emarginati dei carruggi che nelle feste borghesi degli amici di famiglia.
La sua costante irrequietezza trova finalmente un senso quando riceve in regalo dal padre la sua prima chitarra. È amore a prima vista. Nonostante questo Fabrizio dovrà superare un grande conflitto con sé stesso per accettare la sua vocazione e trasformarla nella sua professione, trovando per questo spesso rifugio nell’alcol.
La continua ricerca di spazio e di tempo per coltivare la sua arte entrano presto in conflitto con i suoi doveri famigliari di marito di Puny e di padre di Cristiano. L’incontro umano ed artistico con Luigi Tenco sarà però fondamentale per lui: uno spazio di complicità nei rovelli dell’arte. Così come la collaborazione con il poeta Riccardo Mannerini.
E non saranno gli unici: lungo la sua carriera Fabrizio collaborerà con alcuni fondamentali autori, poeti ed artisti del dopoguerra italiano. Tra gli altri, Paolo Villaggio, Fernanda Pivano e la PFM solo per citarne alcuni.
L’incontro con Dori Ghezzi lo porterà a confrontarsi con le proprie paure e ad abbracciare l’amore, in un senso nuovo di libertà, nella campagna in Gallura, dove nascerà la seconda figlia, Luvi. E dove però si consuma anche la negazione di tutte le libertà, nella vicenda dei quattro mesi del sequestro. Anche in questo caso, De André, riuscirà a trasformare un evento drammatico in grande arte, regalandoci un capolavoro come Hotel Supramonte.

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