Scandalo rifiuti, De Luca jr si difende: «Interferenze illecite, sono tranquillo»

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«In merito alle vicende giudiziarie di queste ore esprimo la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura e, insieme, la mia assoluta tranquillità. Sono il più interessato allo sviluppo rapido e a 360 gradi dell’azione giudiziaria». Lo dice Roberto De Luca, figlio del governatore Vincenzo e assessore al bilancio al Comune di Salerno oggi indagato per l’ipotesi di corruzione nell’ambito di una inchiesta della Procura di Napoli sui rifiuti.

«Non intendo, fra l’altro, essere confuso con altre persone coinvolte, a qualunque titolo, in questa vicenda. Dunque, prosegua l’accertamento dei fatti, senza guardare in faccia a nessuno, e venga chiarito ogni aspetto della vicenda. Non aggiungo altro – sottolinea – per un elementare e doveroso rispetto per il lavoro che sta svolgendo l’Autorità giudiziaria. Sono certo che tutto sarà chiarito, rispetto a questioni con le quali non c’entro assolutamente nulla, e che sono, fra l’altro, sotto il controllo dell’Autorità Anticorruzione, a tutela delle esigenze di trasparenza e correttezza». «Mi auguro ora – conclude – che si ponga termine ad attacchi politici e personali strumentali, violenti e al di fuori, spesso, di ogni regola di semplice civiltà».

«Quale difensore di Roberto De Luca preciso che per un doveroso rispetto del lavoro degli organi inquirenti non è possibile fornire ulteriori informazioni», aggiunge in una nota l’avvocato Andrea Castaldo. «Le indagini in corso – chiosa il legale – consentiranno di chiarire in tempi rapidi l’assoluta estraneità del mio assistito ai fatti contestati e derivanti da una peraltro ambigua e provocatoria attività di interferenza illecita nella sua vita privata e professionale».

IL MATTINO

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