Dalla guerra del Sudan la famiglia Tuy Tuy stasera è arrivata a Sorrento.

Anteprima . Sorrento. La famiglia Tuy Tuy, padre, madre e 8 figli sud sudanesi , non ha mai visto il mare e non ha mai mangiato una vera pizza napoletana. La mamma allatta ancora una bimba di 6 mesi e mezzo, la più piccola del gruppo dei 113 profughi che arriveranno in Italia il 27 febbraio con i corridoi umanitari. Il capofamiglia Daniel Tuy Tuy, 49 anni, contadino sud sudanese di etnia Nuer, ha la fronte attraversata da solchi. Non sono rughe ma tagli leggeri che nella loro tradizione rappresentano l’iniziazione alla vita adulta, a 15 anni, così sono degni di rispetto. Traduce per lui il figlio Nhial, 28 anni, unico maggiorenne di 8 figli (5 femmine tra cui la bimba di 3 mesi e mezzo e 3 maschi). Gli altri sono nati tutti in Etiopia. Lui non ha i solchi come il padre perché sono dovuti fuggire dal loro villaggio Kirk, nella regione Malakal, 23 anni fa, in piena guerra civile tra Sudan e Sud Sudan (che allora non era ancora uno Stato indipendente). In compenso, e purtroppo, sulla fronte, dall’attaccatura dei capelli, spicca una spessa cicatrice. “Mentre eravamo al campo di Intang hanno cercando di uccidermi tirandomi una pietra – spiega, chiedendo prima di parlare in prima persona il permesso al padre – C’erano rivalità interne. Sono rimasto a lungo con una gamba paralizzata, devo ancora finire di curarmi”. Per questi motivi le organizzazioni umanitarie li hanno spostati ad Adis Abeba. Adesso la famiglia è stata accolta dalla Diocesi di Sorrento dove domani alle ore 19:00 si terrà una breve manifestazione di Accoglienza Pubblica con la Presenza del nostro Vescovo Franco Alfano, i parroci e le comunità parrocchiali che sono fraternamente invitate. È un momento di gioia e di responsabilità che vogliamo condividere con tutti.

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