Cognomi “pesanti` e un paragone fuori luogo

Più informazioni su

     

     

    E’ incomprensibile e fuori luogo — il paragone che Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav, traccia tra Marco Rossi-Doria e Piero De Luca sul tema dei “figli con cognome pesante” candidati in politica. Manlio Rossi-Doria, studioso, parlamentare, grande meridionalista, mori nel 1988,30 anni fa. Marco Rossi-Doria ha sempre lavorato come maestro di strada. Solo nel 2006 si candidò a sindaco di Napoli e ora è aspirante parlamentare nel Pd. De Luca figlio, invece, si candida nella regione di cui il papa è presidente, e nel collegio “di famiglia”, a Salerno. Un conto è portare un “cognome pesante”, come scrive De Gregorio, che certamente non è una colpa. Altro farsi candidare dal padre, con un pressing sul Pd simile a un diktat. È giusto guardare ai “curriculum vitae”, come ammonisce De Gregorio, peraltro nominato da De Luca all’Eav non per il suo cognome. Ma quanti giovani senza un padre governatore in Campania hanno un curriculum migliore di Piero? Chissà cosa avrebbe pensato Manlio Rossi-Doria osservando gli eredi di quella che un tempo si chiamava sinistra riformista. In Campania oggi conta il familismo. Quello si, con nome e cognome.

    Fonte: Giovanni Marino da La Repubblica Napoli

    Più informazioni su

      Commenti

      Translate »