Positano le chiese scomparse

Positano, Costiera amalfitana. Vogliamo parlare delle “chiese scomparse” a  margine della presentazione del libro “Le chiese di Positano” dove sono elencate le 14 chiese aperte, in attesa dell’intervento sulle chiese di San Giovanni e San Matteo, annunciato da don Michele Fusco, due splendidi monumenti in angoli meravigliosi di Positano dove è presente anche la “Rosa […]

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Positano, Costiera amalfitana. Vogliamo parlare delle “chiese scomparse” a  margine della presentazione del libro “Le chiese di Positano” dove sono elencate le 14 chiese aperte, in attesa dell’intervento sulle chiese di San Giovanni e San Matteo, annunciato da don Michele Fusco, due splendidi monumenti in angoli meravigliosi di Positano dove è presente anche la “Rosa dei Venti” che ci riporta a quel Flavio Gioia, inventore della Bussola, che ci contende Amalfi, ma in realtà all’epoca eravamo tutti appartenenti all’ Antica e Nobile Repubblica Marinara Amalfitana che dominava nel Mediterraneo.

A Positano fino al secolo scorso esistevano almeno il doppio delle chiese ora censite, alcune sono diventate abitazioni, altre dirute. Ne parla lo storico Errico Talamo che integriamo con alcune note riferite dal popolo.

La Chiesa di San Vito che dovrebbe ricadere in parte sul Palazzo Murat, prima Palazzo Rossi, parliamo ovviamente della parte antica, fra l’altro proprio nell’area insiste anche l’ Antica Villa Romana. Ai Mulini c’era anche la Chiesa di Sant’Andrea , mentre li si trova solo parte della Chiesa del Rosario che si estendeva a fianco del parcheggio “Migliaccio” dove c’era anche un’apertura. Se andiamo a Trara Genoino c’era la Chiesa di San Paolo nei pressi dell’Azienda di Soggiorno e Turismo, la Chiesa di Sant’Antonio , pare in una casa della famiglia Attanasio, ci abitava Samuele Attanasio. La Chiesa del SS. Salvatore e Annunziata sono scomparse in concomitanza con la costruzione della strada rotabile completata nella fine dell’ Ottocento. Chiesa della Maddalena si trovava sulla Grotta della Maddalena, bellissima con acque verdi meravigliose dove si poteva fare anche il bagno, ora c’è il bar del Covo dei Saraceni. Chiesa di San Nicola a Via Corvo , Chiesa Santa Maria del Grado a Montepertuso, Chiesa di San Giuliano e Chiesa di San Pietro che stava verso Montepertuso ed era antecedente all’attuale, poi al camposanto c’era la Chiesa di Santa Croca prima di arrivare al cimitero e nei pressi a Liparlati c’era la chiesa di San Sebastiano nei pressi della scala di San Sebastiano.

Informazioni tratte dalle ricerche fatte nella biblioteca comunale curata con dedizione da Adriana Canosa per l’associazione Posidonia  che invitiamo tutti a visitare e a consultare. Foto Marianna Rispoli , Positano anni Cinquanta con l’indimenticabile Don Saverio Cinque uomo duro e severo ma di gran cuore che pure bisognerebbe ricordare. Qui sovviene l’importanza dell’archivio storico fotografico che sta curando l’associazione Posidonia servono per non perdere la memoria storica.

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