Positano. Un saluto a Giovanni Collina, caro professore ricordo ancora quel compito di Francese

Positano. Un saluto a Giovanni Collina, caro professore ricordo ancora quel compito di Francese. Mi trovavo in una scuola non mia; causa le mie cagionevoli condizioni di salute che mi provocavano innumerevoli assenze, non mi iscrissi al Liceo ma alla Ragioneria di Amalfi. Eppure in quelle aule c’erano delle eccellenze, professori dalle opposte visioni della […]

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Positano. Un saluto a Giovanni Collina, caro professore ricordo ancora quel compito di Francese. Mi trovavo in una scuola non mia; causa le mie cagionevoli condizioni di salute che mi provocavano innumerevoli assenze, non mi iscrissi al Liceo ma alla Ragioneria di Amalfi. Eppure in quelle aule c’erano delle eccellenze, professori dalle opposte visioni della vita che, se colte, potevano arricchire e approfondire l’anima. E fra tutti i professori il più sensibile, più attento, più profondo e nobile era proprio il professor Collina. Mi ricordo ancora quel compito di Francese. Prima di vedere il voto, un sonoro 4, su una riflessione sulla vita, la nascita di Gesù, aveste la premura di avvicinarmi e di dirmi che era il compito più profondo che avesse mai visto. Una persona onesta, corretta, precisa, giusta, umana, come tutte le persone che ho conosciuto della famiglia Collina. Una persona d’altri tempi, mi ha sempre ispirato tanta stima per come ha interpretato il suo ruolo, un professore serio che impersonava il suo ruolo di docente, per il quale ho sempre avuto grande rispetto. Un abbraccio forte come non sono mai riuscito a dare col cuore, buon viaggio Professore. Ti sia lieve la terra. Michele

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