LA RIFORMA COSTITUZIONALE. Un’occasione epocale. foto

Più informazioni su

    I politici del vasto fronte del NO dichiarano che una riforma costituzionale è necessaria ma non questa riforma perché non è perfetta, è fatta male. Sarebbe da ricordare a costoro quello che scriveva Machiavelli “E però in ogni nostra deliberazione si debbe considerare dove sono meno inconvenienti e pigliare quello per migliore partito, perché tutto netto, tutto sanza sospetto non si truova mai”.

    Insomma "tutto netto", tutto perfetto, non esiste. 

    I politici del fronte del NO, non sapendo portare argomenti convincenti per giustificare il “No” ai vari articoli modificati (solo uno stupido voterebbe contro il superamento del bicameralismo perfetto e del conflitto Stato-Regioni) rimangono su un populismo vago che in realtà non dice nulla. Non spiegano poi perché, se sono veramente così bravi, non hanno riformato la costituzione in passato.

    Ora D'Alema e Berlusconi dicono che dopo la vittoria del NO in quattro e quattro otto fanno la riforma perfetta insieme a Salvini, Grillo e Bersani. Chi credono di prendere in giro: caro D’Alema, caro Berlusconi ci avete provato, non ci siete riusciti, ora fuori dalle balle.

    Questa riforma costituzionale, da approvare con un “SI” al referendum del 4 dicembre è una occasione epocale per il nostro Paese perché segnerebbe la nascita di una vera seconda Repubblica, non quella falsa iniziata con Berlusconi che ci ha messo con il sedere per terra.

    Un’occasione storica che non possiamo perdere pena il declino irreversibile del nostro Paese da cui non ci rialzeremmo più perché è proprio la debolezza della nostra Costituzione la causa prima della mancanza di un Governo efficiente e stabile che realizzi, senza subire ricatti, i programmi del Governo approvati dagli elettori.

    Un’occasione per evitare di fare l’ennesima figura di merda in Europa. Siamo il pulcinella d’Europa e dobbiamo prenderne atto, reagire e ritrovare il nostro orgoglio nazionale. Gli occhi dell’Europa e del mondo sono puntati su di noi. Anche gli investitori internazionali, quelli che finanziano il debito pubblico comprando i nostri BOT, guardano con interesse al risultato del referendum per valutare la qualità del nostro debito: sarà il debito di un Paese dinamico e moderno o il debito deteriorato di un Paese impantanato, incapace di riformarsi? Tutti, compreso Renzi, evitano di affrontare questo argomento ma è ovvio che con la vittoria del No e la conseguente instabilità politica aumenterà il rischio debito. Cosa significa "aumento del rischio debito" lo sanno tutti: aumento degli interessi che dobbiamo pagare sul debito e crescita dello Spread.

    Sostenere una riforma costituzionale che dia nuovo impulso al Paese è l’ultima possibilità che ci è rimasta.

    E’ assolutamente incredibile la miopia di chi vota NO al referendum per far cadere il governo Renzi. Renzi può essere mandato a casa tra qualche anno alle prossime elezioni politiche … ma un’altra occasione di cambiare il volto di questo Paese non l’avremo più.

    Luigi Di Bianco

    Più informazioni su

      Commenti

      Translate »