Napoli, oggi si chiuderà per Maksimovic e Diawara

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     cinquantacinque milioni per Icardi: è un’offerta-choc, che può indurre a vacillare, perché aiuterebbe a sistemare il bilancio. Ma è anche la soglia per il sì o per il no, probabilmente l’ultima possibilità di «avvicinarsi», di stabilire un contatto su basi solide. Però è chiarissimo: Mauro Icardi (23) viene ritenuto l’erede naturale di Higuain, la controfigura più prossima a el pipita, un bomber con i fiocchi per il quale il sacrificio, attraverso una «supervalutazione», è giustificato. E’ una operazione mostruosa, che alla fine sposterebbe 150 milioni di euro, spalmati nei cinque anni di contratto: è la risposta che il Napoli s’è concesso, sognando di poterla chiudere. Lavorando nel frattempo ad altri due colpi da chiudere in giornata: Maksimovic e Diawara.

    BENEAMATA. Ma ora serve la «Beneamata» e definitiva risposta. Il Napoli ha la percezione del gradimento dell’attaccante, trapelato pure dall’ intervista di Wanda Nara in Argentina: il quinquennale che, tutto compreso, porta a circa dieci milioni di euro, ha finito per lasciar germogliare l’ipotesi di mettersi in discussione altrove. Ma la decisione è dell’Inter, che può scegliere in tempi brevissimi, in virtù d’una sorta di ultimatum: i soldi sono pronti e, nel caso, considerati i «precedenti», si può anche inserire nell’affare Gabbiadini, che un anno fa Mancini aveva chiesto.

    PIANO B. Il Napoli vuole elementi certi, perché deve pianificare immediatamente il proprio mercato: l’arrivo di Milik non esclude (assolutamente) il desiderio di arrivare a Icardi, ma è pure pronto il piano-B, che sta per Carlos Bacca (30), magari un po’ distante – come caratteristiche – dal calcio di Sarri, ma pur sempre centravanti di fiuto, che nei sedici metri sa come industriarsi. L’ultimo nome, Stevan Jovetic (27), ha un suo perché: non è un attaccante centrale, ma ha qualità, varietà di colpi e può ispirare un 4-3-3 con il «falso nueve», teoria tecnicamente fascinosa, perché con quei «piedi» là davanti. MAKSIMOVIC. Però poi mica bisogna “fossilizzarsi” sul centravanti. De Laurentiis sta lavorando a tutto campo, partendo innanzitutto dalla difesa. Dove il Napoli questa volta ha praticamente in mano Maksimovic: al Toro andrà Valdifiori, il regista che Mihajlovic aspetta dall’inizio dell’estate, più tanto cash. Si può chiudere in giornata. Lì dietro al momento il centrale di riferimento è Koulibaly e il Napoli conta di restituirgli la tranquillità perduta: restano le corteggiatrici inglese, ma sono state respinte. E con l’arrivo di Maksimovic, il Napoli sarebbe a posto anche guardando in prospettiva a gennaio, quando arriverà la Coppa d’Africa e il senegalese partirà.

    DIAWARA. E poi si prosegue, il campo è ampio, e in organico serviranno gambe per percorrerlo in lungo ed in largo, e quindi un centrocampista, che sia mediano, che sia mezzala, che sia l’uno e l’altro, che arricchisca il Napoli di palleggio. A un passo dall’azzurro c’è Diawara (19), la rivelazione del Bologna. De Laurentiis si è mosso in prima persona, ha parlato con l’ad rossoblù Fenucci e con il ds Bigon, ribaltando la situazione che vedeva la Roma avanti. Per il Bologna le due squadre sono ora alla pari ma è chiaro che l’intervento diretto del presidente del Napoli ora cambia ogni prospettiva: oggi De Laurentiis può prendersi anche il gioiellino rossoblù. Le altre piste restano (o restavano) quelle ben note: Zielinski (22), capace di far saltare con l’Udinese un affare da 15 milioni di euro; Marko Rog (21) della Dinamo Zagabria, sul quale il Napoli ha allungato le mani; Hector Herrera (26), messicano del Porto, il tormentone dell’estate; o altrimenti Kums (28) o anche Bazoer (20) che piace un sacco; e nel libro è riapparso Soriano (25).

    fonte:orrieredellosport

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