NA 25/2/16 presso Sala Sannazaro riunione Amici Salotto Cerino e poesie di Bruno Basurto. foto

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    Riceviamo e pubblichiamo.

    Nella prestigiosa sala  “Sannazaro”, dal nome del Poeta Jacopo Sannazaro, la cui tomba è nella sovrastante Chiesa dedicata a S.Maria del Parto, ( la Chiesa fu  donata dal poeta ai frati Servi di Maria nel 1529) il 25 febbraio scorso, per gentile concessione del parroco, e del direttore della sala, dott. Umberto Santacroce,   si sono riuniti gli amici del “Salotto Cerino”. Tema della serata: le poesie di Bruno Basurto-  “Core ‘e Pulecenella”-   A presentare il Poeta, il professore  Giulio Mendozza.

     Come al solito, ad esporre il programma della serata, Grazia Cerino che, dopo il saluto ai convenuti,  ha invitato il maestro Antonio Buhne ad eseguire al pianoforte  un brano di musica classica, e prima di dare la parola al relatore  ha recitato due  versi di Salvatore Cerino: ” ‘A Vita se   rinnova  cu  l’Ammore, si  ‘o  Tiempo ‘e ccose  ‘e sciupe,  ‘e secche,  ‘e sfronne.

      Bruno Basurto ha salutato e ringraziato   gli amici del “salotto Cerino” per la  loro partecipazione, recitando una poesia di Salvatore Cerino “Piscaturiello”-

     (la leggenda di Trentaremi).

    Poi la parola a Giulio Mendozza  che  ha esaltato  il poeta per la sua semplicità ed umiltà. Ha detto tra l’altro: “…nelle sue opere c’è tutto se stesso nella più genuina spontaneità ed originalità. …Bruno Basurto è un artista a tutto tondo perché spazia il suo interesse, che mai si placa, dalla pittura, all’arte della ceramica, al teatro, all’espressione poetica, alla canzone.”

    Antonio Giorgio ha declamato le poesie destando attenzione e commozione per una di esse :”Cane curaggiuso”.  Il tenore Lino   Cavallaro ”, accompagnato al piano dal maestro Antonio Buhne ha cantato  due romanze: – “fox della luna” dal Paese dei campanelli –  di Virgilio Ranzato e “Sogno di Stecchetti” di G.P.Tosti.  e la classica canzone napoletana “Palomma ‘e notte”,  di Di Giacomo e Buongiovanni.    Anche Grazia Cerino ha voluto omaggiare il poeta recitando,  la poesia “Limone ‘e Procida”.

     La serata si è conclusa allegramente con l’intervento del maestro chitarrista Gianni Festinese  che con la sua melodiosa voce ha incantato il pubblico coinvolgendolo  a cantare  i ritornelli di alcune canzoni

    Assunta Cerino

    Pubblicato da Alberto Del Grosso

    Giornalista Garante dei Lettori

    del giornale Positanonews

     

     

     

     

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