Associazione Caponnetto,con Luigi Leonardi, riunione particolare del Direttivo Nazionale. Riflessioni. foto

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    inserito da Salvatore Caccaviello
    Roma – Si è tenuto ieri la riunione del Direttivo Nazionale dell’ Associazione ” Antonino Caponnetto”,a cui ha partecipato il rappresentante del territorio sorrentino. Un’atmosfera alquanto inconsueta ha accompagnato questa volta l’intero incontro tra i componenti del Direttivo provenienti da tutt’Italia. Dovuta dalla presenza all’incontro anche di Luigi Leonardi,testimone di giustizia, accompagnato dalla scorta che da alcuni giorni gli è stata assegnata dal Ministero. La vicenda di Luigi è ormai nota in tutto il Paese anche grazie a quanto è stato fatto dal programma televisivo “le iene”. L’incontro prolungatosi per l’intera mattinata ha avuto un sapore diverso rispetto ai precedenti, poichè, oltre alle nuove sfide che attenderanno nel prossimo futuro l’Associazione, la presenza e la testimonianza di Luigi Leonardi,la cui vicenda dovrebbe essereda esempio per tutti gli imprenditori italiani, è stato e sarà senz’altro un ulteriore forte stimolo a continuare, ed a fare sempre meglio, nella lotta contro le illegalità e le mafie. Oltre all’ammirazione nei confronti di un eroe del mostro tempo quale appunto è Luigi Leonardi, un sentimento di forte preoccupazione ci ha accompagnato nel viaggio di ritorno verso Sorrento. Ossia quanti cittadini del nostro territorio sarebbero disposti a denunciare determinate situazioni qualora fenomeni legati alla criminalità organizzata sconfinassero in maniera plateale anche nel territorio sorrentino? Ad un tale interrogativo,a cui senza esitazione la risposta è certa, ci conforta l’impegno che quotidianamente pochi ma volenterosi… e perchè no! Coraggiosi cittadini profondono affinchè tali pericolosi fenomeni rimangono lontani dal nostro territorio. Di quanto si è ancora fortunati a vivere in un contesto ancora immune da realtà criminali distanti soltanto pochi chilometri e di quanto le problematiche relative al nostro quotidiano, in confronto, potrebbero essere paragonate a”chiacchiere di bottega”-(s.c)
    Sulle impressioni e relative riflessioni su tale inusuale incontro pubblichiamo le sensazioni in merito, su fb, del nostro Segretario Nazionale, Dott.Elvio Di Cesare circa tale evento.
    “A chi fa il lavoro che facciamo noi ne sono capitate e ne capitano, tutti i momenti, tante ed ormai non ci impressiona nulla . Come capita al medico che vede tante sofferenze e tanto sangue, anche noi ci siamo ormai abituati alle cose più assurde ed ai pericoli continui e di ogni sorta. Diceva Giovanni Falcone ” la paura è dell’uomo ma è uomo chi riesce a convincersi e a non tenerne conto”. -Così è!…e deve essere per noi,che combattiamo corpo a corpo i mafiosi. Ma ieri si è rimasti impressionati dalla presenza, davanti alla porta della sede, dove eravamo riuniti per il Consiglio Direttivo dell’ Associazione Caponnetto, di due uomini armati, due Carabinieri, che non ci hanno lasciati dall’inizio alla fine della riunione.Certamente non tanto per noi che siamo persone provate a tutto, abituati a vedere tra di noi uomini armati a tutela dei Magistrati e testimoni di giustizia nei nostri convegni, negli incontri pubblici dell’ Associazione Caponnetto,ma per la gente che passava e non poteva rendersi conto del perchè di tali presenze. Certamente una cosa sono i convegni ed un’altra le riunioni ristrette e riservate come quelle del Direttivo Nazionale. Tutto ciò è successo per la partecipazione alla riunione di Luigi Leonardi, il quale finalmente, da pochi giorni,ha avuto assegnata la scorta. – Abbiamo ringraziato i Carabinieri che venivano dalla Campania, esprimendo loro la nostra gratitudine e la nostra stima per essere rimasti. fuori dalla sede,per ore al freddo, in attesse che si finisse l’incontro. Ma quanta amarezza nei nostri cuori per il significato di tutto ciò………….!!!
    Saviano ha scritto che l’Italia sta andando verso la sua fine, noi gli abbiamo risposto che la fine dell’ Italia è ormai un dato di fatto. La prova , per chi non l’ha capito ancora,sta in quello che è successo ieri a noi. ” L’ Italia caro Roberto, non sta morendo, ma al contrario, è già morta! Sotto il peso della corruzione, del male affare , della mafia, dell’imbecillità, dell’insensibilità e dell’inerzia di gran parte della sua gente. L’amarezza ed il dolore di noi “vecchi”, che continuiamo in pochi a lottare, derivano dalla constatazione che abbiamo distrutto l’avvenire dei giovani, dei nostri figli e finanche dei nostri nipoti. Ai quali , al contrario di quanto hanno fatto i nostri genitori con noi, lasciamo soltanto morte e disperazione”. – 08 febbraio 2016 – Elvio di Cesare Segretario Nazionale Associazione Caponnetto.

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