Sorrento “Giornalismi nella rete”. Michele Mezza “Il nostro mestiere oggi è figlio dell’algoritmo” VIDEO foto

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Sabato 9 gennaio mattina  presso la sala consiliare del Comune di Sorrento, in piazza Sant’Antonino 1, si è tenuto  un convegno sul tema “Giornalismi nella rete”, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Campania nell’ambito dell’attività di formazione continua per gli iscritti, previsto nel triennio 2014-2016. Nel corso della mattinata, dopo l'intervento di Luigi Dalise ed i saluti del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, è intervenuto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli e Michele Mezza, giornalista Rai e docente di Culture Digitali presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.  Cuomo ha ringraziato l' Ordine per aver scelto Sorrento e si auspica che l'informazione possa dare maggiori notizie positive. Lucarelli ha ricordato come l'Ordine ha organizzato oltre 200 corsi in 70 città diverse e in tutte le province ( Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno ) della Campania. Mezza, intervistato anche da Positanonews TV, ha sottolineato come i social siano uno strumento legato ai tempi e a proposito della riflessione di Eco , su Facebook e Twitter, che i social diano voce agli imbecilli "Eco sui social ha detto imbecillità – spiega Mezza – sono uno strumento di cui l'informazione deve tener conto, una forma di comunicazione da sapere usare e capire, la notizia è frutto di relazioni e Facebook è fatta di relazioni" .  L'interattività, la community, deve essere usata in maniera intelligente e ha fatto l'esempio del concerto di Capodanno di Matera dove è apparsa un'imprecazione in diretta "Si parla di qualità che non c'è oggi, ma noi non abbiamo una tradizione di qualità… Nel 73 Umberto Eco fece un convegno "Giornali di servi, fatti da servi, per dei servi". ed ho detto tutto Il problema fra gionali e social, non è un rapporto fra due media, ma fra la comunicazione immediata nel quotidiano ed un media che affannosamente insegue ed l'incomprensione di questo ha portato all'episodio del concerto di Capodanno a Matera"  Mezza ha poi spaziato sul data journalism, sui new media e sull'informazione oggi con internet, alle 5 W si aggiunge il while, il dovere raccontare mentre i fatti accadono. Ovvio che si ricorra al comunicato, rinunciando alla verifica, al fact checking e quindi alla qualità dell'informazione frutta della "dittatura della velocità" e l'importanza delle relazioni sul web , che è arrivato a far si che il social network più importante, come Facebook, abbia superato Google, principale motore di ricerca della rete ritenuto insuperabile.  "Il nostro mestiere oggi è figlio dell'algoritmo, se non capiamo che i nostri editori sono questi, moriamo"  "Il libro – dice il moderatore dell'incontro Luigi D'Alise -, muove da un paradosso: non siamo mai stati immersi in un tale mare di informazioni come oggi, a causa di una bulimica domanda degli utenti. Ma, allo stesso tempo il giornalismo annaspa, perchè non ha mai conosciuto una crisi esistenziale e materiale come questa. Si è discusso di come cambia la grammatica del mestiere, ma anche di nuovi modelli di business per tirare gli editori fuori dal guado e permettere di conseguenza ai giornalisti di continuare a fare il proprio lavoro. Un incontro organizzato con Ottavio Lucarelli, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania e che, mi auguro, sia servito per sollecitare l’urgenza di nuovi skills in grado di scongiurare il pericolo di ritrovarci, tutti, giornalisti nella rete. Dell'ineguatezza e dell'incapacità di comprendere ed anticipare le nuove geometrie dell'informazione"
Il corso è aperto, gratuitamente,  e da diritto a 4 crediti formativi. Video di Sara Ciocio su Positanonews TV
 

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