La denuncia: la custodia giudiziaria di beni sequestrati costa allo Stato 9 miliardi l’anno

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    Giro d’affari d’oro per custodi e manutentori. Basterebbe nominare custodi gli stessi contravventori per risparmiare il 70%.

    Nove miliardi l’anno: è questa la cifra assurda che paghiamo per la custodia di mezzi e beni sequestrati dalle forze dell’ordine alle organizzazioni criminali. E in attesa dei processi la merce marcisce o si deteriora.

    “Sono anni che lavoro come dirigente in questo settore – ci dice in confidenza un dipendente del Ministero di Grazia e Giustizia – e vi assicuro che non ce la faccio più. Troppe responsabilità e troppi sprechi per custodire i beni sequestrati”.

    Sono circa 1.050 i punti di custodia in Italia ed ogni punto possiede 3000 mezzi circa sequestrati. E se è vero che è la somma che fa il totale, i mezzi sono 25 milioni, che moltiplicati per 10 euro al giorno fanno 9 miliardi l’anno di spese. Solo per custodirli. E qui prolificano i custodi giudiziari sul territorio.

    Ogni tanto, poi, scoppia anche qualche incendio doloso, dovuto al fatto che la merce, dopo un certo numero di anni, viene data in usucapione al custode, che la rivende sottobanco e ha necessità di “occultarne le tracce”.

    Insomma l’Italia sprecona e ladrona che tutti conosciamo. In attesa di leggi più consone al grado di civiltà di cui possiamo vantarci, speriamo di cavarcela con un sorriso sardonico.

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