Blatte, pulci e topi a Salerno finiscono in Procura

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SALERNO. Blatte e topi fanno saltare la Festa del Mare in programma per sabato e domenica. E finiscono in Procura, insieme all’occupazione abusiva del porticciolo di Pastena, da parte di imbarcazioni, boe, funi e corpi morti di cemento. Antonio Sorrentino, presidente della società cooperativa Pastena 94, ha deciso, dopo quattordici fortunate edizioni, di dare forfait, soprattutto perchè le condizioni igienico sanitarie del micro scalo salernitano, sono terrificanti.

 

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Ed accogliere famiglie e bambini in mezzo a ratti e scarafaggi, era una responsabilità che non si è voluto assumere. «La zona è infestata di ratti, zecche, pulci e blatte, per cui non è possibile assicurare l’igienicità dei prodotti alimentari da somministrare – si legge nell’esposto inviato in Procura, al Comune, alla Capitaneria ed al Demanio – L’area è priva di contenitori per la raccolta dei rifiuti, pertanto vengono abbandonati e non prelevati dagli addetti».

 

La cooperativa ha sostenuto a proprie spese la derattizzazione e la disinfestazione dell’area, ma a quanto pare non è servito ad allontanare gli sgraditi ospiti. E così addio festa, che in particolare per gli abitanti della zona orientale, rappresentava un piacevole momento aggregativo, in concomitanza, tra l’altro, con la processione della Madonna che viene dal mare, prevista per questa domenica. La giunta comunale (delibera del 21 luglio) aveva già dato il via libera all’iniziativa, stanziando anche un contributo di 500 euro a fronte del 2400 necessari per montare stand e palchi. «Ma non ce la siamo sentiti – spiega Gerardo Bracciante, vice presidente della cooperativa – perchè la sporcizia ed il degrado, complice anche la mancata sorveglianza, hanno ridotto il porticciolo ad una discarica a cielo aperto.

Dalla scogliera c’è un via vai di topi di grosse dimensioni, per non parlare degli scarafaggi che di sera scorrazzano indisturbati. E’ impossibile perfino fare una passeggiata, figurarsi esporre in vetrina alimenti e bevande». Il caldo torrido degli ultimi giorni non ha aiutato, anzi ha trasformato in un incubo una situazione che, durante le estati scorse, era più gestibile. « Siamo rammaricati, ma in queste condizioni sarebbero stati maggiori i rischi rispetto ai benefici», dice amareggiato Bracciante. Nell’esposto la cooperativa ha denunciato pure l’occupazione abusiva dell’area circostante la concessione, da parte di natanti non identificabili e la presenza di un manufatto in legno sulla scogliera, ugualmente non autorizzato. L’area è videosorvegliata, ma poco conta se poi nessuno interviene: di qui la richiesta affinchè possa essere verificata la possibilità di collegare il circuito a infrarossi con le centrali operative delle forze di polizia.

BARBARA CANGIANO LA CITTA DI SALERNO

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