Assurdo a Paestum “Abbiamo denunciato un furto e veniamo arrestate noi per sbaglio”

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Capaccio Paestum Cilento  «Eravamo in spiaggia, abbiamo visto la confusione, ci siamo avvicinate per curiosità e siamo state scambiate per ladre. Abbiamo trascorso una notte in caserma senza avere fatto assolutamente nulla». Barbara Colmaier, studentessa ventiquattrenne di Beni culturali ancora non crede a quello che è accaduto a lei e a Maria Sacco, una sua amica, di 21 anni, con la quale lunedì pomeriggio si trovava in spiaggia. Erano a Paestum per trascorrere qualche giorno al mare, qualche ora spensierata lontano dal caldo afoso della città. Le due ragazze, invece, si sono ritrovate coinvolte in un furto avvenuto al campeggio Raggio Verde di Paestum. Da testimoni sono finite sotto accusa per errore, indicate quali complici di un furto e sono state arrestate. Il giudice davanti al quale martedì pomeriggio si sono dovute presentare non ha convalidato l’arresto e ha rimesso in libertà entrambe, ritenendo che non avessero commesso i reati che gli erano stati contestati, dopo che avevano trascorso un’intera notte nelle camere di sicurezza della compagnia carabinieri di Agropoli. Un’esperienza che mai, fino a lunedì sera, avrebbero immaginato capitasse proprio a loro. Subito dopo l’udienza la studentessa è tornata a prendere le sue cose a Paestum e se n’è andata a casa. Ora vuole dimenticare questa brutta esperienza, vuole lasciarsi tutto alle spalle. Ma non prima di avere chiarito che lei e l’altra ragazza con la vicenda non c’entravano assolutamente nulla e che si sono trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato. «L’arresto non è stato convalidato. – precisa subito Barbara – Noi ci trovavamo in spiaggia, alloggiavamo presso un altro campeggio. Abbiamo visto la ressa di gente al camping Raggio Verde e ci siamo avvicinate per curiosità. È stata proprio Maria Sacco, com’è possibile verificare dai tabulati telefonici, a chiamare con il suo cellulare i carabinieri». Sono stati momenti molto concitati. I ladri si erano introdotti con delle auto nella struttura, in località Torre di Paestum, e avevano iniziato a rubare suppellettili, elettrodomestici e biancheria. Fino a quando sono stati intercettati da dipendenti e proprietari che li hanno fermati. I titolari del camping non conoscevano le ragazze, ospiti in una struttura vicina, e subito dopo, in caserma, le hanno indicate quali complici della banda, riferendo ai carabinieri che avevano preso parte al furto. I ladri, infatti, quelli veri, avevano raggiunto la struttura con più di tre vetture, che avevano iniziato a caricare in pieno giorno, nel pomeriggio di lunedì. Quando sono arrivati i proprietari nella concitazione del momento qualcuno dei ladri è riuscito a scappare. Non ci sono riusciti Concetta De Maro, 52 anni, e Ciro Brancaccio, 22 anni. Anche loro sono stati rimessi in libertà dopo l’udienza di martedì, ma dovranno nuovamente presentarsi per il processo per direttissima il 23 ottobre. Per Barbara Colmaier e Maria Sacco, invece, sono cadute tutte le accuse. Il giudice ha stabilito che con il furto non c’entravano nulla. Che come da loro ribadito più volte, si erano ritrovate coinvolte per un errore. «Noi siamo completamente estranee ai fatti. – precisa ancora Barbara Colmaier – Siamo state portate in caserma come testimoni dai carabinieri di Capaccio Scalo, che in verità sono stati molto gentili con noi per tutto il tempo, e invece ci siamo ritrovate sotto accusa. Io sono una studentessa, non ho mai fatto reati, non ho mai rubato nemmeno una caramella, invece sono stata descritta addirittura come una persona che ha fatto una rapina» Paola Desiderio, Il Mattino

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