Le cicerchie di Eughenos “A cap nun e bon” a Massa Lubrense foto

A cap nun è bon.. Siamo a Termini di Massa Lubrense durante la festa di Carnevale al posto di ristoro troviamo stupende cicerchie cucinate dallo staff di Eughenos (una trattoria stupenda per gli escursionisti e non) gestite da una coppia favolosa, lei originaria di Capri è rimasta qui , con ben cinque figli e a cap che nun è bon… Ma i piatti che cucinano si, e fra questi le cicerchie, un legume davvero straordinario da riscoprire e ricoltivare che troviamo sul Monte San Costanzo 

Cicerchie: nome di battesimo

Lathyrus sativus, appartiene alla famiglia delle leguminose.

 

Cicerchie: dicono di loro

Le cicerchie sono legumi attualmente diffusi soprattutto presso popolazioni africane e asiatiche.  In Italia stanno quasi scomparendo e, soprattutto al Nord, è difficile reperirle nei negozi. 

A differenza di altri alimenti della loro famiglia, necessitano di pochissima acqua per la cottura.

 

Cicerchie, alleate di

Cuore, muscoli, ossa, denti.

 

Proprietà delle cicerchie

Le cicerchie sono un alimento ricchissimo di proteine. Contengono, inoltre, vitamine del gruppo B, vitamina PP, calcio e fosforo. Vantano anche una buona quota di fibre. Le cicerchie sono povere di grassi ma molto energetiche. Stimolano la memoria e migliorano il tono muscolare.
Si tratta certamente di una alimento con ottime caratteristiche nutrizionali; tuttavia, il consumo non deve mai essere eccessivo. Le cicerchie, infatti, contengono una tossina, la latirina, che, se assunta in elevate quantità, nel lungo periodo può causare un disturbo chiamato latirismo, che comporta disturbi funzionali e paralisi spastica e irreversibile degli arti inferiori. Il latirismo, riportato soprattutto nella letteratura scientifica dell’Ottocento e della prima metà del Novecento, sembra oggi essere del tutto scomparso. Ovviamente, questo può essere dovuto al consumo attualmente limitato di cicerchie. Secondo la tradizione popolare, una buona parte di questa tossina viene eliminata se si lasciano le cicerchie in ammollo nell’acqua salata per almeno 12 ore. 

 

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Sapevate che

Le cicerchie, in Italia, sono diffuse soprattutto nel Lazio. È noto il caso di Campodimele, un piccolo paese in provincia di Latina considerato il luogo dei longevi per antonomasia e oggetto di studio da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità in quanto la sua popolazione vanta una percentuale di patologie cardiovascolari molto più bassa rispetto alla media.

 

Una ricetta nella manica

Le cicerchie devono cuocere in acqua salata per almeno due ore, dopo un ammollo di almeno 12 ore. Si prestano alla preparazione di zuppe; si abbinano bene con la pasta e, una volta fredde, possono diventare l’ingrediente principale di ricche insalate; il loro sapore si sposa bene soprattutto con carote, sedano e cipolla. Ecco, dunque, come preparare una zuppa di cicerchie.
Ingredienti: cicerchie, una cipolla, una costa di sedano, una carota, un pomodoro maturo, olio d’oliva, salvia, pepe, rosmarino.
Procedimento: dopo aver cotto le cicerchie, preparare un soffritto con la cipolla, il sedano e la carota; aggiungere il pomodoro a pezzetti, e poi le cicerchie, la salvia e il rosmarino. Aggiungere acqua o brodo vegetale e cuocere fino al grado di cottura desiderato. Arricchire il piatto con una spolverata di pepe. Questa zuppa può essere consumata anche con l’aggiunta di past

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