Incendio doloso al Cilento outlet si indaga

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Inaugurato due anni fa, a dicembre, Il Cilento Outlet Village è una della più grandi cittadelle dello shopping della Campania, con strade pedonali e ampi parcheggi. Sorta in una zona della Piana del Sele, lungo la statale Tirrenica, un tempo a forte vocazione agricola, la struttura insiste su 34mila metri quadri di superficie. La “galleria” è formata da 140 negozi, tra i quali, appunto, anche punti ristoro. La nascita del Cilento Outlet Village ha richiesto un investimento complessivo di 80 milioni di euro. Sia durante la fase di realizzazione, sia oggi in piena attività il Centro è una forza di indotto per l’economia locale. Numerosi sono state le assunzioni per garantire la funzionalità della mega struttura commerciale. Il bacino di utenza naturale comprende la Campania centro-meridionale e la Basilicata occidentale, abbracciando Potenza e Avellino, Salerno, Napoli e parte delle province di Benevento e Caserta.EBOLI Incendio danneggia gravemente il ristorante “EdoEdo” all’interno del Cilento Outlet Village di Eboli. Il rogo è divampato poco dopo le 4,30 di ieri mattina. Il rogo, secondo le prime indagini, sarebbe di origine dolosa. Le fiamme sono state domate tempestivamente dai vigili del fuoco, ma i danni sono ingenti. Si indaga sulle cause e sul particolare di due persone riprese dal servizio di videosorveglianza. Due uomini che hanno scavalcato la recinzione del centro commerciale e si sono dirette al ristorante. L’attività investigativa è seguita dai carabinieri della locale compagnia, diretta dal capitano Alessandro Cisternino. C’è un giallo da chiarire e sul quale sono impegnate le indagini dei carabinieri del nucleo operativo, guidato dal tenente Francesco Manna: l’ingresso del ristorante non presenterebbe segni di effrazione. Come se i piromani avessero le chiavi per entrare o conoscessero un varco per penetrare all’interno del locale. Le due sagome, riprese dai sistemi a circuito chiuso, si sono dirette al ristorante e lì, secondo una prima sommaria ricostruzione, avrebbero dato alle fiamme il locale. L’incendio sarebbe partito dal vano adibito a centrale del sistema di sicurezza, come a voler simulare un corto circuito. Ad ogni modo sono troppe ombre nella ricostruzione dei fatti. I dati certi sono l’orario dell’assalto dei due piromani, registrato poco dopo le 4 di ieri mattina. Le telecamere li riprendono davanti al ristorante che, poco dopo, inizia a bruciare. Il fuoco è stato accertato che si è sviluppato nei pressi della centrale dove insistono numerosi apparecchi elettronici ed informatici. Le fiamme, pertanto, hanno trovato terreno fertile per propagarsi da lì a tutto il locale. La sala è stata invasa dal fumo che ha annerito tutte le pareti. Distrutto tutto l’impianto elettrico, reso inservibile. Sul luogo dell’incendio per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della stazione di Santa Cecilia, guidata dal luogotenente Antonio Ricci. Le operazioni di spegnimento sono durate alcune ore. I caschi rossi del distaccamento di Eboli hanno lavorato intensamente per bloccare l’avanzamento delle fiamme e cercare di salvare il più possibile il resto della struttura. I danni sono consistenti, anche se non c’è ancora una stima. Si indaga anche per capire come sia stato appiccato il fuoco. Secondo le prime indiscrezioni sull’attività investigativa, sul luogo dell’incendio non sarebbero state trovate tracce di liquido infiammabile o di recipienti per trasportarlo. Sarebbe da escludere anche un guasto all’impianto elettrico. Gli investigatori sono già al lavoro sulle immagini ricavate dalla videosorveglianza per tracciare un identikit degli attentatori. Massimiliano Lanzotto

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