NEI GIARDINI DELLA SOLIDARIETA’ AL CILEA. foto

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IN SCENA PER SOLIDARIETA’.
Un Teatro Cilea di Napoli gremito per la serata di beneficenza “Nei giardini che nessuno sa”, promossa dalle associazioni Amici dei Cerebrolesi e Teatralmente. L’evento, giunto al secondo anno e coordinato da Alessandra Irollo e Anna Piedipalumbo Moretto, è stato organizzato per la raccolta fondi da destinarsi all’associazione costituita nel 2007 dai familiari dei parenti ricoverati presso la Fondazione Maugeri. Ha aperto la manifestazione il benvenuto dei bambini della scuola elementare “Sabatino Minucci”. Maresa Galli, accompagnata al piano da Antonio Maddalena, interpreta quasi recitando, in modo personale “Nei giardini che nessuno sa”, l’emozionante canzone di Renato Zero che dà il titolo all’evento, mentre scorrono le commoventi immagini del video del celebre artista. Antonio Maddalena, responsabile dell’ADO (Assistenza domiciliare ospedaliera) dell’Asl NA 1, si esibisce con il suo gruppo, il JazzProject, regalando famosi standard; alla voce Paola Maddalena, prestata al jazz, brava interprete di villanelle. Dopo i saluti alle personalità in sala, dal procuratore Giandomenico Lepore al maestro Bruno Persico, da Margherita Dini Ciacci, presidente Unicef Campania, Maresa Galli intervista il presidente dell’Associazione Amici dei cerebrolesi, Tullio Furlan, la vicepresidente Anna Piedipalumbo Moretto che racconta le novità in programma, Anna Estraneo, neurologa, del Comitato scientifico dell’associazione. E ancora interventi di Ernesto Esposito, direttore generale dell’Asl Na 1 e del sindaco di Pratola Serra Tonino Aufiero con la collaboratrice Giuditta Avilio. Pratola è il primo comune che prende a cuore l’Associazione varando uno spettacolo, il prossimo 8 novembre, al Teatro Gesualdo di Avellino. Nel secondo tempo tante risate con la commedia “La guerra delle mogli”, di e per la regia di Aurelio Ungaro. L’autore e regista porta in scena le sue commedie per beneficenza. Un’appassionante storia di legami familiari, belle donne, intrecci, equivoci, scambi di ruolo e pentimenti per far rispecchiare il pubblico che regala applausi a scena aperta.

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