Italia del Volley quarto posto tra gli applausi. Monica de Gennaro miglior libero del mondiale foto

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    La nostra Monica De Gennaro, originaria di Piano di Sorrento, miglior libero del mondiale. La abbiamo seguita per tutto questo torneo con una squadra che aveva i numeri per vincere e che, pur perdendo le ultime partite per le medaglie, non ha mai deluso e ha continuato ad entusiasmare. Tutti in piedi per questa Italia. Come al Forum di Assago, come davanti alla tv. Perché le azzurre chiudono al quarto posto il Mondiale di volley, battute dal Brasile solo al quinto set (3-2). Solo dopo aver messo paura alle campionesse olimpiche. Si arrendono dopo una progressione di gioco, carattere ed entusiasmo che ha avvicinato tantissimi italiani alla pallavolo, su e giù per l’Italia. Italia-Brasile sarebbe dovuta valere l’oro Roma, Bari e Milano e fin dentro le case degli italiani sono arrivate queste donne. Spinte dall’affetto che il mondo dello sport e della tv ha dimostrato per loro, finite su Rai 2 a furor di popolo. Più della tecnica (che pure è tanta) ha fatto la loro grinta. E il pubblico lo sa. I 12 mila del Forum – lunghe code per entrare, bandiere tricolori e boato dopo ogni punto – le spingono fino alla fine, sognando insieme a loro una storica rimonta. Pure sull’ace di Diouf che segna il 15-23 del primo set, quando il Brasile è lontanissimo. Ma ci resterà solo per i primi due set. Anche perché Italia-Brasile avrebbe dovuto valere l’oro. E invece le sudamericane sono state prese a pallate dalle americane e le azzurre non sono riuscite ad arginare la Cina. Avevano battuto entrambe le finaliste solo qualche giorno fa. Ma la proprietà transitiva nel volley non funziona. La trascinatrice Valentina Diouf Che rimonta! Il futuro è tutt’altro che grigio. L’Italia, che non si arrende neanche sotto 2-0, vince il terzo ed il quarto set con in campo tre ragazze di appena vent’anni: Diouf, Chirichella e Bosetti. Trascinate da Valentina Diouf, la schiacciatrice lunga lunga (202 cm) di Settimo milanese che schianta sul pavimento una media di un pallone su due (non male) e che è solo all’inizio della sua storia. E di quella azzurra. Una storia che erediterà da Piccinini, Del Core, Lo Bianco e Costagrande, forse protagoniste per l’ultima volta. Una storia d’amore durata anni, la loro. Negli ultimi 12 anni ha prodotto un Mondiale, due Europei, due coppe del Mondo e una Grand Champions Cup. Tanto per non dimenticare. Perché se dal ’98 ad oggi non scendi mai sotto le prime 5 squadre al mondo, qualcosa vorrà pur dire. Il volley piace E il volley piace. La semifinale con la Cina andata in onda su Rai Due ha fatto registrare 4 milioni 436.000 telespettatori con uno share del 17.88. Durante le fasi finali si sono avuti addirittura picchi di 5 milioni 719.000 telespettatori (share del 24.59) e questo dimostra come una squadra che lotta e non si arrende piace. E stringe un patto di affetto che non si esaurirà con la fine di questo Mondiale. Il Mondiale agli Usa I vincitori del Mondiale sono gli Stati Uniti. Il sestetto americano ha superato in finale la Cina per 3-1 (27-25, 25-20, 16-25, 26-24) conquistando così la medaglia d’oro e succedendo nell’albo d’oro alla Russia, che si era aggiudicata le ultime due edizioni. Argento dunque per le orientali, che avevano battuto l’Italia in semifinale per 3-1.Tutti in piedi per questa Italia. Come al Forum di Assago, come davanti alla tv. Perché le azzurre chiudono al quarto posto il Mondiale di volley, battute dal Brasile solo al quinto set (3-2). Solo dopo aver messo paura alle campionesse olimpiche. Si arrendono dopo una progressione di gioco, carattere ed entusiasmo che ha avvicinato tantissimi italiani alla pallavolo, su e giù per l’Italia. Italia-Brasile sarebbe dovuta valere l’oro Roma, Bari e Milano e fin dentro le case degli italiani sono arrivate queste donne. Spinte dall’affetto che il mondo dello sport e della tv ha dimostrato per loro, finite su Rai 2 a furor di popolo. Più della tecnica (che pure è tanta) ha fatto la loro grinta. E il pubblico lo sa. I 12 mila del Forum – lunghe code per entrare, bandiere tricolori e boato dopo ogni punto – le spingono fino alla fine, sognando insieme a loro una storica rimonta. Pure sull’ace di Diouf che segna il 15-23 del primo set, quando il Brasile è lontanissimo. Ma ci resterà solo per i primi due set. Anche perché Italia-Brasile avrebbe dovuto valere l’oro. E invece le sudamericane sono state prese a pallate dalle americane e le azzurre non sono riuscite ad arginare la Cina. Avevano battuto entrambe le finaliste solo qualche giorno fa. Ma la proprietà transitiva nel volley non funziona. La trascinatrice Valentina Diouf Che rimonta! Il futuro è tutt’altro che grigio. L’Italia, che non si arrende neanche sotto 2-0, vince il terzo ed il quarto set con in campo tre ragazze di appena vent’anni: Diouf, Chirichella e Bosetti. Trascinate da Valentina Diouf, la schiacciatrice lunga lunga (202 cm) di Settimo milanese che schianta sul pavimento una media di un pallone su due (non male) e che è solo all’inizio della sua storia. E di quella azzurra. Una storia che erediterà da Piccinini, Del Core, Lo Bianco e Costagrande, forse protagoniste per l’ultima volta. Una storia d’amore durata anni, la loro. Negli ultimi 12 anni ha prodotto un Mondiale, due Europei, due coppe del Mondo e una Grand Champions Cup. Tanto per non dimenticare. Perché se dal ’98 ad oggi non scendi mai sotto le prime 5 squadre al mondo, qualcosa vorrà pur dire. Il volley piace E il volley piace. La semifinale con la Cina andata in onda su Rai Due ha fatto registrare 4 milioni 436.000 telespettatori con uno share del 17.88. Durante le fasi finali si sono avuti addirittura picchi di 5 milioni 719.000 telespettatori (share del 24.59) e questo dimostra come una squadra che lotta e non si arrende piace. E stringe un patto di affetto che non si esaurirà con la fine di questo Mondiale. Il Mondiale agli Usa I vincitori del Mondiale sono gli Stati Uniti. Il sestetto americano ha superato in finale la Cina per 3-1 (27-25, 25-20, 16-25, 26-24) conquistando così la medaglia d’oro e succedendo nell’albo d’oro alla Russia, che si era aggiudicata le ultime due edizioni. Argento dunque per le orientali, che avevano battuto l’Italia in semifinale per 3-1.

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