Paloma Faith la miglior vacanza? Sul mare di Ravello

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Lo ha detto al Daily Telegraph lo ha ripetuto a Repubblica, la più famosa cantante soul inglese ama Ravello in Costa d' Amalfi, è qui che ha passato le sue migliori vacanze…Scrive le canzoni da sola ma non suona nessuno strumento. Compone a cappella. Per il nuovo album A Perfect Contradiction, il terzo della sua carriera, l'anglo-spagnola Paloma Faith ha fatto le prime tre eccezioni alla regola di scrivere sempre tutto ciò che canta: la prima, per il pezzo Can't Rely on You che Pharrell Williams ha scritto per lei, e del resto come dire di no al re Mida del soul? La seconda eccezione è scattata per Only Love Can Hurt Like This, scritta da Diane Warren, la regina americana delle ballate d'amore. E poi c'è una cover, The Bigger You Love (the Harder You Fall), delle Sister Love, cui la Faith riesce a dare una seconda vita cinquant'anni dopo. Per il resto c'è solo lei, Paloma, anche se il disco è ricco di collaborazioni, tanti produttori diversi, tra gli altri John Legend e Raphael Saadiq.

Paloma è la più americana tra le cantanti soul inglesi, non a caso negli Stati Uniti ha un discreto seguito di fan anche se non riesce ancora a sfondare nelle radio: "E sì che le radio in America sono tutto, sono le emittenti nazionali a imporre il trend musicale del momento" dice in un buon italiano Paloma, parlando al telefono da Londra. "Parlo italiano perché trascorro ogni anno un mese di vacanze in Italia, tra Roma, dove abita una mia zia, e il mare di Ravello" spiega. La si incontra spesso e volentieri sulla spiaggia di Castiglione in compagnia di sua cugina Solange Di Lieto e i suoi amici ravellesi. E se le si chiede perché abbia voluto introdurre il video di Can't Rely in You con un lungo parlato in italiano, risponde: "Mi ha ispirato La grande bellezza di Paolo Sorrentino, mi sono innamorata delle atmosfere di questo film. Credo ci sia un'affinità di fondo tra me e questo tipo di racconto surrealista, qualcosa che trascende la realtà, la stessa attenzione per l'aspetto emozionale della vita, cui io guardo sempre in un modo un po' laterale, perché nulla è mai come appare".

Su quale titolo dare al disco, Paloma ha avuto le idee chiare da subito: "L'ho chiamato così perché anch'io sono una perfetta contraddizione, sono in continuo cambiamento, per questo mi piace fare ogni volta un album radicalmente diverso. Ogni giorno cambio prospettive, umori e sentimenti: sono convinta del resto che non puoi vivere le cose positive se non vivi anche quelle negative".

"La collaborazione con Pharrell Williams è nata per caso, è stato lui a lasciarmi il suo numero, voleva assolutamente scrivere per me, io quasi non ci credevo. Di solito scrivo tutto da me ma ho pensato che la sua era davvero una bella canzone e quando arriva una bella canzone non puoi dire di no". Così l'anglo-spagnola Paloma Faith, che non usa strumenti musicali ma compone a cappella, ha raccontato la sua collaborazione con Williams, uno degli autori e produttori di successo degli anni Zero, che per lei ha scritto "Can't Rely on You". Il brano è il primo singolo estratto dal nuovo album, il terzo della sua carriera, "A Perfect Contradiction".

Il video di Can't Rely on You intreccia cinque storie diverse che prenderanno forma singolarmente nei video che seguiranno: "Per questo sul finale dico sempre in italiano 'Non è che l'inizio'. I cinque uomini del primo video saranno i protagonisti dei prossimi video. Il secondo sarà il video per Only Love Can Hurt Like This e il protagonista sarà l'amante del primo video". Dunque un album che si può leggere come un film? "È la vita ad essere un film per me, io preferisco i film alla vita", dice Paloma, che ha già recitato in diversi film e in uno, Parnassus – L'uomo che voleva ingannare il diavolo di Terry Gilliam è Sally, la moglie del diavolo Mr Nick, interpretato da Tom Waits. "Mi sono molto divertita a recitare ma è un po' di tempo che non faccio nulla per il cinema. Ora c'è la musica, e aspetto la sceneggiatura giusta".

Per il secondo album ha ricevuto molte pressioni dalla casa discografica, ha rischiato di essere licenziata, ma lei nega di aver cambiato stile per evitarlo: "La musica per me non è come giocare a scacchi, non pianifico mai, le canzoni sono un fatto istintivo. Questa volta volevo celebrare la vita, nei concerti di presentazione del disco precedente mi ero accorta che cantare canzoni tristi e lente era diventato noioso, quindi ho cercato di accelerare il ritmo. Anche la collaborazione con Pharrell Williams è nata per caso, è stato lui a lasciarmi il suo numero, voleva assolutamente scrivere per me, io quasi non ci credevo. Di solito scrivo tutto da me ma ho pensato che la sua era davvero una bella canzone e quando arriva una bella canzone non puoi dire di no".

Grande voce soul, la Faith cita sempre come modelli Etta James e Billie Holiday, entrambe americane. Eppure lei, nata a Londra, aveva tra i modelli possibili anche l'inglese Dusty Springfield, anche se non la cita mai: "Mi piace ma da bambina non ho mai pensato di studiarla a fondo e di copiarne lo stile come ho fatto con Etta James e con Billie Holiday". Ma c'è una via inglese al soul? "Certo che c'è: Amy Winehouse, Plan B, Paolo Nutini… questo è lo stile del British soul e l'inizio di tutto ciò è nel Northern soul degli anni 60. Anch'io provo a richiamarmi a quella tradizione, che poi è la tradizione di imparare dall'America, rielaborare e in qualche modo rinnovare ciò che abbiamo imparato, impacchettarlo come fosse nuovo e poi rivenderlo all'America. Lo abbiamo sempre fatto nella storia della musica pop e rock, anche i Beatles e i Rolling Stones hanno fatto la stessa cosa: hanno preso il blues e l'hanno riportato di nuovo alle sue origini". Fonte Repubblica 

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