SINDACATI SCUOLA SUL PIEDE DI GUERRA..

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    SINDACATI SCUOLA MINACCIANO SCIOPERO Il primo a protestare è stato Francesco Scrima della Cisl scuola che ha definito questo governo come “incoerente e inaffidabile”. “Come sempre – continua Scrima – sono i fatti a valere più degli impegni assunti con parole altisonanti: ne ha spese molte anche questo governo, quando ha dichiarato di voler ridare centralità a istruzione e formazione. Ma se la decisione di intervenire sugli stipendi fosse confermata, quelle parole verrebbero palesemente smentite, con una clamorosa caduta di credibilità per chi le ha pronunciate”. Per la Flc Cgil “al Governo non tornano i conti e i lavoratori pagano”. “Siamo pronti a dare battaglia – dichiara Domenico Pantaleo – contro l’ingiusta restituzione”. “La scuola – ricorda il leader della Flc Cgil – ha già contribuito pesantemente al risanamento dei conti pubblici, finanziandolo con i tagli di personale (8 miliardi di euro), con il blocco del contratto, con il taglio del salario e con l’aumento dei carichi di lavoro. E’ necessario che la buona politica batta un colpo e investa nella scuola”. La Gilda minaccia lo sciopero generale. “Il Governo – dice Rino Di Meglio – è sempre pronto a mettere le mani nelle tasche dei cittadini ma se la prende comoda quando si tratta di ridare ciò che è dovuto. Riteniamo totalmente inaccettabile il prelievo forzoso deciso dal ministero dell’Economia nelle buste paga degli insegnanti già ridotte all’osso e doppiamente penalizzate dal mancato rinnovo del contratto e dal blocco degli scatti 2013”. Massimo Di Menna della Uil scuola parla di “amara sorpresa” e incalza: “Non si possono trattare le persone titolari di diritti legittimi come sudditi”. Intanto la protesta vola sul web. La petizione, in poche ore, ha raggiunto quasi seimila firme, che certamente aumenteranno. La Spicola chiede al governo di ritirare il provvedimento e critica pesantemente il governo. “E’ un segno di grande debolezza istituzionale compiere atti simili, persino solo pensarli”. FONTE SINDACALI E PERIODOCO REPUBBLICA

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