DROGA A SORRENTO PER OPERAZIONE LUCIGNOLO QUATTORDICESIMA ORDINAZA CAUTELARE

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 Arrivano a 14 le misure cautelari per l’inchiesta “Lucignolo” sullo spaccio di droga a Sorrento che ha coinvolto l’intera penisola sorrentina, con retroscena dallo spaccio su face book e piazzale del nautico, che rendono l’idea della vastità dela fenomeno. L’inchiesta della procura di Torre Annunziata, che ha portato allo smantellamento di una piazza di spaccio tra Vico Equense e Massa Lubrense, è destinata addirittura ad ampliarsi. 
Una quattordicesima ordinanza cautelare, infatti, è stata emessa a carico di Raffele Gargiulo: per il 41enne, nativo di Vico Equense ma residente a Meta ed attualmente all’estero, il gip ha disposto gli arresti domiciliari. Dall’ordinanza firmata dal giudice Giovanni de Angelis su richiesta del sostituto procuratore Mariangela Magariello, emergono i dettagli di quella che gli stessi magistrati definiscono «attività di spaccio ben pianificata e sistematica». Gli indagati, ad esempio, non esitavano ad ingoiare gli ovuli di cocaina per nasconderli alle forze dell’ordine. E di queste ultime si prendevano gioco, quando parlavano al cellulare: «A me delle guardie non importa proprio nulla», si legge nella trascrizione di un’intercettazione telefonica. Elementi che, secondo il gip, testimoniano la «non comune professionalità» dei 14 indagati nel reperimento e nello spaccio degli stupefacenti. Di qui l’amara conclusione dei magistrati: «Il fenomeno descritto, se non adeguatamente fronteggiato, è destinato non solo a continuare ma ad evolversi ulteriormente».

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