Valico di Chiunzi l´accesso alla Costiera amalfitana fra i rifiuti

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     La scena che si presenta ai turisti che, in particolar modo in questo periodo, ogni giorno, utilizzano il Valico di Chiunzi per raggiungere le località della Costiera amalfitana, da Tramonti a Ravello, Scala, Amalfi e Maiori , Minori è veramente raccapricciante: cumuli di spazzatura accantonati un po’ ovunque, ai bordi della carreggiata come nelle piazzole di emergenza, ricolme di qualsiasi tipo di rifiuti. La Provinciale Chiunzi di Salerno , infatti, in particolar modo nel tratto che scende verso i paesi dell’agro nocerino, è stata trasformata in una vera e propria pattumiera a cielo aperto e, con il passare del tempo, l’immondizia aumenta, invece di diminuire. Nessuno, né la Provincia e neppure i comuni nel cui territorio esistono queste mini discariche, si prende la briga di fare eliminare quei sacchetti che, qualche volta, invadono la carreggiata e, soprattutto, sembra che non interessi a nessuno scoprire chi possa utilizzare l’arteria come immondezzaio personale, per impedire che la cattiva abitudine vada avanti. Perché la situazione di degrado non è cosa degli ultimi tempi ma va avanti già da tempo. Così succede che l’ingresso della Divina assumi le sembianze di un vero e proprio letamaio e, dunque, la prima cartolina che i vacanzieri si trovano davanti agli occhi, di uno dei comprensori più famosi al mondo, non è sicuramente edificante. A nulla serve realizzare nuovi caselli, se non si provvede perlomeno alla più elementare conservazione, per un’arteria che dovrebbe essere tra i fiori all’occhiello dell’Ente che ha sede a Palazzo Sant’Agostino e che, invece, è abbandonata miseramente al proprio destino. Perché, accanto alla spazzatura accumulata un po’ dovunque lungo il percorso, c’è anche la scarsa, se non addirittura assente, manutenzione del manto stradale, che fa sì che l’asfalto si presenti in condizioni pietose, rappresentando un pericolo per gli automobilisti, specialmente in caso di pioggia. Insomma un biglietto da visita veramente degradante che, purtroppo, è sempre uguale, nonostante le promesse e a dispetto delle denunce di questi anni. Che la situazione, infatti, sia sempre la stessa da tempo immemorabile e che non si sia fatto mai nulla per migliorare la striscia d’asfalto, lo testimoniano anche le tante proteste inoltrate nel corso degli ultimi anni. Che culminarono, nel luglio del 2005, con la minaccia dell’allora sindaco di Tramonti, Imperato, di chiudere il Chiunzi, nel tratto di competenza, al transito veicolare. Gaetano de Stefano

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