Le ville romane della costa amalfitana

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    Scoperta per caso (non tanto, però, perchè qualche muro ben intoncato fa supporre che qualcuno l’avesse usata, anche se in parte, come cantina.-deposito e perchè un lato è semioccultato da muri di recente fattura) nel 19312, gli scavi per portarla alla luce ebbero inizio nel 1934. Interruzioni varie, alluvioni piccole o grandi ed altro ne hanno rallentato sensibilmente l’intera valorizzazione, fino ad arrivare ai giorni nostri in cui la si trova in stato preoccupante. L’unica cosa buona, mantenuta grazie alla sensibilità ed all’opera meritoria degli addetti, è il museo , anch’esso non abbastanza reclamizzato. Stiamo parlando della Villa Romana Marittima del 1° secolo di Minori, in costa amalfitana. Si legge in questi giorni del cospicuo e meritato intervento economico per la “consorella” di Positano da parte della Regione Campania per il complesso archeologico romano, scoperto sotto la Chiesa Madre del centro turistico amalfitano; come si legge di altra pioggia di soldi per altri Comuni della Provincia di Salerno per centri storici ed altro. Poi, o è finita la penna o sono finiti i soldi, di Minori si legge poco, anzi niente. Perchè? Forse perchè il Comune di Minori è a conduzione PD per cui non risente della dovuta attenzione o forse perchè i nostri amministratorim, vicini e lontani, non hanno mai preso sul serio quel complesso archeologico che, se ben tenuto, ben sfruttato, ben valorizzato, ben pronmozionato potrebbe (è il caso di dire ormai avrebbe potuto) essere un punto di appoggio dell’economia minorese. Purtroppo la scarsa attenzione, la assente lungimiranza, la semi-ignoranza hanno causato nel tempo un danno enorme all’intera comunità minorese. gaspare apicella

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