Guglielmo EPIFANI sabato da Agerola a Piano di Sorrento venerdi chiusura a Vico con Amalia Durazzo VIDEO

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AGGIORNAMENTI IN FONDO Qui sotto un video dell’incontro altri li trovate sul canale You Tube di Positanonews L’ex segretario confederale della Cgil, ora candidato del Partito Democratico, capolista alla Camera dei Deputati incontra i cittadini di Agerola la Svizzera dei Monti Lattari poi è arrivato con un pò di ritardo (“Mi hanno consigliato di farmi la Costiera amalfitana e sono sceso per Amalfi.. non solo abbiamo allungato ma non parliamo delle curve..”) p resso la biblioteca comunale di Piano di Sorrento dove era con Amalia Durazzo candidata di Vico Equense  moderato da Antonio d’ Aniello. Il centrosinistra continua la sua campagna elettorale collezionando iniziative concrete di incontro e dialogo con i cittadini per contrapporre all’antipolitica dilagante la buona politica. Al centro dell’incontro con Guglielmo Epifani ci saranno i temi dell’istruzione e del lavoro. numerosi lavoratori della penisola sorrentina che potranno porre domande ed esporre le loro problematiche personali direttamente al candidato ed Epifani ha sottolineato l’importanza del lavoro ma sopratutto della scuola 

Domenica mattina 17 Febbraio 2013 la CGIL  sarà in piazza a Sorrento per raccogliere le firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per favorire l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata. Un gazebo, nello spazio antistante la Cattedrale, per raccogliere le firme necessarie a sollecitare le forze politiche per una rapida approvazione della proposta in questione. Un progetto impegnativo, dunque, da affidare alla sensibilità politica del prossimo Parlamento… “Le aziende confiscate – spiegano gli esponenti del sindacato – al momento sono 1636, tutti i settori produttivi sono coinvolti dal fenomeno: dal terziario (45%) all’edilizia (27%), terminando con l’agroalimentare (8%). In più, non esiste una geografia del male: tanto al Nord quanto al Sud è possibile trovare aziende sequestrate e confiscate. La Campania, ad esempio, è col 20% la seconda regione d’Italia per sequestri di beni sottratti alle mafie, dietro alla sola Sicilia (37%) e davanti alla Lombardia (12%)”. Numeri elevati che spiegano l’urgenza di occuparsi di una questione piuttosto complessa e che, se affrontata, potrebbe ridisegnare l’intera economia del nostro Paese. “In Italia – spiega la nota diramata dalla Cgil – l’economia sommersa, la pervasività della criminalità mafiosa, il malaffare e la corruzione hanno un costo pari a circa il 27% del Pil. L’illegalità costituisce una holding spaventosa, un’autentica zavorra culturale, economica e sociale. Un peso insostenibile che spesso si scarica sulle lavoratrici e sui lavoratori. Da qui il piano di interventi proposto dalla Cgil che mira a ridare vita alle aziende sequestrate e confiscate, valorizzando lo straordinario potenziale che hanno; a costituire una banca dati nazionale che ne tuteli la posizione di mercato; a sostenere il percorso di reinserimento dei lavoratori; a favorire la riconversione e la ristrutturazione aziendale, nonché ad agevolare l’emersione dei rapporti di lavoro irregolari. Infine, occorre incentivare la costituzione di cooperative dei lavoratori disposti a rilevare l’azienda oggetto della confisca, favorendo per gli stessi un adeguato percorso di formazione ed aggiornamento”. La raccolta delle firme proseguirà, per tutto l’arco del mese di febbraio, all’interno della sede territoriale del sindacato (viale degli Aranci, 35), dove sarà possibile trovare i moduli relativi a tutti i comuni della penisola sorrentina.

Comunicato Stampa

Aggiornamenti del 22 febbraio 2013 Vico Equense – Ultime 24 ore di campagna elettorale, da domani partirà la giornata di silenzio prelettorale e poi a partire da domenica urne aperte. “Per me – commenta Amalia Durazzo, candidata al Senato per il PD – è stata un’esperienza straordinaria e faticosissima. É iniziata un poco prima di Natale quando un gruppo di amiche del coordinamento regionale delle donne del PD mi ha convinta a candidarmi alle primarie. Da allora, una corsa ed un impegno intensissimi. Prima, la raccolta delle firme per la presentazione della candidatura. Poi, la campagna per le primarie nella settimana di Natale. Infine, la candidatura e l’inizio della campagna elettorale vera e propria. Sono stata chiamata ad intervenire in tanti posti. Oltre all’apertura della campagna a Vico alla Pizza a Metro il 6 febbraio, sono invitata a portare il mio contributo a Sorrento, a Meta, a Sant’Agnello, a Gragnano, a Casola, a Pimonte, due volte ad Agerola, a Castellammare, a Sant’Antonio Abate, al Vomero, a Bacoli, a Pozzuoli, a Napoli Centro ed in altri comuni della Campania. Ho fatto anche un intervento radiofonico. A Vico, oltre all’apertura, sono intervenuta a manifestazioni tenute a S.Salvatore, a Moiano, a Ticciano, ad Arola, a Seiano, a Montechiaro. Ho visto tante realtà diverse di una Provincia e di un Paese che soffre e che è in seria difficoltà. Tante storie familiari di disagio e di disperazione. Tante donne che si mettono sulle spalle le difficoltà derivate da uno Stato sociale inefficiente. Ho toccato con mano tanti sprechi e cose fatte male. Ma soprattutto ho verificato la disillusione di tanti rispetto alla politica ed alla cattiva prova che ha dato di se la classe politica, specie in questi ultimi anni dell’era berlusconiana. In tutti i miei interventi ho cercato di combattere i sentimenti di impotenza e di rassegnazione. Ho incoraggiato i miei interlocutori a credere che cambiare sia possibile e che la coalizione Italia Bene Comune possa, sotto la guida di Bersani, dare al Paese un Governo affidabile, serio e sobrio. Spero di aver mosso qualche coscienza. Se così è stato, l’impegno totale di queste settimane non sarà stato vano. Questa sera alle 18 nel salone del Ristorante “Pizza a Metro” cercherò di ribadire queste cose assieme a Guglielmo Epifani per un’Italia più Giusta” conclude Amalia Durazzo.

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