SANT´ANNA DEI LOMBARDI O SANTA MARIA DI MONTEOLIVETO. PRESENTAZIONE DEL VOLUME FOTO CARRINO

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Si è presentato oggi 27 novembre 2012, l’inviato di Positanonews ha seguito l’evento,  Il complesso di Santa Maria di   Monteoliveto, primo volume della collana I tesori di Napoli. Eretta nel 1411 e conosciuta ai più col nome di S. Anna dei Lombardi,custodisce nel suo refettorio una delle opere d’arte più belle di Napoli, ma purtroppo anche una delle più sconosciute: le sue volte sono state interamente affrescate dal Vasari. Il patrimonio storico-artistico-archeologico è l’unica reale e straordinaria opportunità di crescita di Napoli e della sua provincia. Alla sua diffusione Mediterraneo Service e Valtrend editore intendono partecipare offrendo il loro pur minimo contributo.

 

La Chiesa di S. Anna dei Lombardi a Monteoliveto, dopo lunghi anni di lavoro ha riaperto i suoi battenti. Il monumentale complesso, sorto alla fine del Medio Evo, rappresenta non solo un punto di riferimento turistico-culturale di tale epoca, ma anche per le opere custodite. Noto anche col nome di Sant’Anna dei Lombardi, il complesso conventuale subì delle trasformazioni nei secoli successivi; la facciata della chiesa, preceduta dal portico, è molto bella. All’interno, chiesa a navata unica con cappelle laterali, troveremo un organo del Seicentesco; due altari realizzati da Giovanni da Nola e di Girolamo Santacroce; affreschi di Giorgio Vasari; un bassorilievo dell’Annunciazione di Benedetto da Maiano e alcune terrecotte invetriate degli Evangelisti, ispirate ai Della Robbia. Dei quattro originari chiostri oggi troveremo soltanto quello occupato dalla caserma dei Carabinieri, e le logge presso gli uffici delle Poste.
Noto anche con il nome di Sant’Anna dei Lombardi.

 

Il Complesso monastico di Monteoliveto – la cui chiesa è nota con il nome di S. Anna dei Lombardi- è una delle piu’ prestigiose fabbriche religiose napoletane per il ricco repertorio di opere d’arte e documenta l’influenza toscana nel rinascimento dell’Italia meridionale; vi lavorarono, infatti, i maggiori artisti del XV e XVI secolo tra cui il Rossellino ed il Vasari.
Il complesso monastico documenta in modo emblematico, nonostante le alterazioni e le manomissioni subite dopo la soppressione del 1799 e le mutilazioni conseguenti al risanamento del Rione Carita’ realizzato nella prima meta’ del secolo XX, l’influenza toscana nel rinascimento napoletano.

 

I sorrentini sono particolarmente coinvolti per la presenza tra le cappelle, di quella di Terranova –Mastrogiudice, essa è la prima a sinistra, e come tale è elencata nel volume.

 

La cappella si compone in realtà di due vani, proprio come quella Piccolomini dal lato opposto della navata.

 

………………….., eretta per Marino Curiale, conte di Terranova 1490, consigliere e cameriere maggiore del re Alfonsi V d’aragona…. Con cona sull’altare di Benedetto da Maiano  1489.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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