Premio per l´ambiente Francesca Mansi alle scuole di Maiori e Praiano ma la tragedia di Atrani è già dimenticata foto

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    Le scuole della costiera amalfitana sono ancora l’unica speranza, i giovani hanno risposto a un premio per l’ambiente dedicato a Francesca Mansi , il fiore strappato alla vita, travolta più che dal torrente Dragone dall’incuria degli uomini, eppure non sono passati neanche due anni e la tragedia sta già finendo nel dimenticatoio e Atrani stessa tenta di rimuoverla.

    Positanonews annunciò al mondo minuto per minuto in tempo reale quella terribile alluvione che portò all’esondazione del fiume Dragone, una esondazione prevista dalle decine di articoli scritti da Luigi Amato (che da allora ospitiamo purtroppo sempre più raramente sulle nostre pagine, forse stanco, deluso e giustamente amareggiato).  Tutti cercano di dimenticare la Chiesa che non mantiene le promesse fatte sul pulpito, il pluviometro promesso dalla Chiesa, l’arcivescovo di Cava de Tirreni Amalfi,  non è arrivato, gli stessi genitori di Francesca non hanno avuto alcun risarcimento non solo morale, ma neanche materiale, per la sua morte, perchè non risconosciuto dall’Inail, insomma una storia terribile che lascia sgomenti, quindi è da apprezzare l’iniziativa di un premio che la ricordi.

    Il premio si è tenuto, presso l’auditorium dell’Istituto Comprensivo di Maiori, la prima edizione del Premio “Francesca Mansi per l’Ambiente”, istituito dall’Associazione Costiera Amalfitana Riserva Biosfera in collaborazione con Italia Nostra e il comune di Minori, per ricordare la giovane morta nell’alluvione di Atrani del 9 settembre 2010. Il Premio riservato alle scuole della Costiera amalfitana, ha visto la partecipazione di ventidue classi, undici Istituti comprensivi di Amalfi, Maiori, Minori, Positano, Ravello, Vietri sul Mare e il Liceo Scientifico di Amalfi.

    Più di centocinquanta studenti di undici istituti scolastici della Costiera amalfitana hanno partecipato questa mattina (31 maggio) alla prima edizione del Premio “Francesca Mansi per l’Ambiente” dedicato alla giovane venticinquenne che perse la vita durante l’alluvione di Atrani del 9 settembre 2010.

    Presso l’auditorium dell’Istituto Comprensivo di Maiori i ragazzi hanno presentato al pubblico il lavoro svolto, soffermandosi con competenza e senso critico e di denuncia, sul dissesto idrogeologico e sulla fragilità del territorio dichiarato Patrimonio dell’Umanità, evidenziando maggiormente il continuo abbandono dei terrazzamenti.

    La prima edizone del Premio istituito dall’Associazione Costiera Amalfitana Riserva Biosfera (Acarbio) in collaborazione con Italia Nostra e il comune di Minori, è stato così, oltre ad un momento di ricordo di una giovane vita spazzata via dalla furia di un torrente, occasione di denuncia collettiva sullo stato in cui versa la Costiera amalfitana dichiarata dalla Commissione europea, tra le aree a più alto rischio idrogeologico.

    “Dobbiamo fare in modo di far sentire la nostra voce a tutti i livelli istituzionali – ha dichiarato Andrea Reale sindaco di Minori, città dove è vissuta Francesca – perchè abbiamo bisogno di risorse per la difesa dei costoni rocciosi che sono un vero pericolo per gli abitati”.

    E’ emersa quindi la necessità di una maggiore attenzione fra le amministrazioni comunali, evitando il rischio che l’alluvione di Atrani sia una tragedia archiviata. Infatti, presente all’evento anche il papà di Francesca, Raffaele Mansi, che ha fatto notare con rammarico come “persino una piccola sponsorizzazione che avrebbe tenuto vivo non solo il ricordo, ma anche la necessità di intervenire sul dissesto idrogeologico, è stata negata da amministrazioni che non lesinano per altre iniziative”.

    Parole che a molti sono suonate come un rimprovero al comune di Atrani, teatro della tragedia, e ad altre istituzioni, che sull’onda dell’emozione popolare avevano espresso buoni propositi rimasti poi sulla carta. Comunque il papà di Francesca ha ringraziato i ragazzi per “la sensibilità e l’affetto che gli hanno trasmesso”. La commissione selezionatrice presieduta da Michela Manzoni di Italia Nostra, Susy Camera d’Afflitto capo delegazione Fai Salerno, Giocchino Di Martino Wwf Costiera amalfitana, Beatrice Benocci consulente del Parco regionale dei Monti Lattari, Maria Rosaria Sannino giornalista, ha scelto i tre lavori.

    Si è classificata al primo posto la II C della Scuola Secondaria di primo grado “Staibano” di Maiori con la seguente motivazione: “L’elaborato composto da un documento cartaceo (testi e fotografie) e un power point integrativo ben risponde al tema proposto. Gli studenti affrontano un percorso articolato di conoscenza del territorio, in particolare il tema delle macere e del dissesto idrogeologico, di sperimentazione scientifica e successiva divulgazione dei temi acquisiti”. Faranno loro la gita in barca lungo il litorale della Costiera in palio per il primo posto.

    Secondo posto per le classi III B e IV A della scuola primaria di Praiano, con la seguente motivazione: “La conoscenza del tema proposto avviene grazie al coinvolgimento dell’intera comunità di appartenenza. Interviste, poesie, ricordi, disegni e ricerche rendono questo lavoro un piccolo scrigno, uno strumento per tornare di volta in volta a parlare di territorio, della sua conservazione e valorizzazione”.

    Il terzo premio è stato assegnato ex aequo: classi IV e V della scuola primaria di Minori con la seguente motivazione: “L’elaborato consta di un numero speciale del giornale scolastico e di un bel video. Gli alunni sono stati chiamati ad elaborare le conoscenze acquisite attraverso due strumenti di grande comunicazione e diffusione delle informazioni, il giornalismo scritto e quello video. Il risultato è estremamente convincente”.

    E alle classi II A, III A, IVA e VA della scuola primaria di Cetara: “L’elaborato di Cetara è costruito intorno all’alluvione del 1910 raccontata per voce e immagini agli alunni della primaria. Il risultato è una raccolta di pensieri e immagini straordinaria, da cui emerge l’amore per la propria terra, la consapevolezza dei pericoli che essa vive e le tante responsabilità che ricadono sull’uomo”. Considerato poi la qualità anche degli altri elaborati presentati, sono stati assegnati delle menzioni speciali: “Ai bellissimi disegni della classe 1C e 2C della scuola secondaria di primo grado di Scala; alla seconda poesia della classi di scuola secondaria IIIA e IIIB dell’Istituto comprensivo di Positano, e alla poesia “tristezza” della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Tramonti”.

    Un riconoscimento poi alla sapienza degli ultimi contadini rimasti e che curano i terrazzamenti della Costiera: due menzioni speciali a “nonno Giovanni” di Praiano e a Nicola Ruocco di Minori perchè “curano il bene di noi tutti”.

    “Questi lavori ci danno la forza di continuare in questo percorso – ha dichiarato Raffaella Di Leo, presidente di Italia Nostra sezione Campania – la seconda edizione sarà potenziata ed estesa a tutta la provincia”. Hanno preso parte alla cerimonia anche Susy Camera d’Afflitto capo delegazione Fai Salerno, Giocchino Di Martino Wwf Costiera amalfitana, Beatrice Benocci consulente del Parco regionale dei Monti Lattari. 

     La commissione selezionatrice presieduta da Michela Manzoni di Italia Nostra, Susy Camera d’Afflitto capo delegazione Fai Salerno, Giocchino Di Martino Wwf Costiera amalfitana, Beatrice Benocci consulente del Parco regionale dei Monti Lattari, Maria Rosaria Sannino giornalista, e con la presenza di Raffaele Mansi papà di Francesca, ha scelto i tre lavori che  premiati con una gita in barca lungo il litorale della Costiera, per la classe prima classificata, e con ceramiche artistiche di Vietri sul Mare, espressamente realizzate allo scopo con il logo del Premio realizzato da Ernesto Manzolillo, che andranno alla seconda e alla terza classe classificata.

    Il ricordo a Francesca Mansi, come dicono gli organizzatori, che Positanonews condivide ” non è solo un atto di pietas, ma assunzione di responsabilità verso il futuro : delle scuole, attraverso l’impegno a conoscere sempre meglio il proprio territorio; delle comunità locali, attraverso azioni concrete di prevenzione e di riduzione dei fattori di rischio ambientale”

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